Una donna si è presentata stamane alla questura di Genova dicendo di aver fatto a pezzi la mamma. In base al racconto fornito dalla 37enne agli inquirenti, pare che la madre, la signora Loredana Stupazzini di anni 63, si sarebbe impiccata, e il corpo dello stessa sarebbe stato scoperto dopo giorni. Visto il cadavere in decomposizione, la figlia ha deciso di fare a pezzi il corpo della mamma, mettendolo dentro a dei sacchi lasciati nel bagno, quelli neri di solito utilizzati per la spazzatura. Come riferito dai colleghi di Genova24.it, l’episodio, decisamente macabro, è avvenuto in quel del quartiere Marassi, nei pressi dello stadio Ferraris, in un appartamento sito al secondo piano del civido numero 5 di via Bertuccioni. Gli inquirenti, dopo la denuncia della 37enne, tale Giulia Stanganini, stanno ora indagando per cercare di ricostruire con esattezza quanto accaduto, e soprattutto, se si sia trattato di un omicidio o meno.
GENOVA, MAMMA MORTA FATTA A PEZZI DA FIGLIA: RISCHIA OCCULTAMENTO E VILIPENDIO
Giulia, riferisce Genova24.it, è apparsa in stato confusionale mentre raccontava agli agenti la vicenda, e ha spiegato che una volta trovato il cadavere della madre non l’ha più riconosciuta “non era più lei…”. A quel punto ha quindi tagliato in vari pezzi il corpo della mamma, per poi dormire e vivere nell’appartamento fino alla mattina di oggi, quando si è recata in questura: “Ho lo sfratto – ha aggiunto – sto vivendo un brutto momento”. In base al racconto di un vicino di casa della vittima, la figlia viveva da tempo in casa con la madre, ed era apparsa sempre un po’ ‘strana’: “L’ho vista ieri, era uscita per andare a comprare le sigarette nella tabaccheria di piazza Guicciardini, appariva molto confusa come al solito…”. Diverso invece il racconto della figlia, che ha invece spiegato di essere andata a trovare la madre, che viveva da sola, e di aver appunto scoperto il cadavere della donna, impiccatasi a causa della depressione forse a seguito del periodo attuale di quarantena. La figlia potrebbe essere indagata occultamento e vilipendio di cadavere.