Geolier, chi è l'artista napoletano che ha esordito nel rap nel 2018 con un brano dedicato a Secondigliano, il suo quartiere
Si chiama Emanuele Palumbo ma tutti lo conoscono con il suo nome d’arte, con il quale ha esordito e fatto impazzire le scene: Geolier. Nato a Napoli il 23 marzo del 2000, è cresciuto a Secondigliano, quartiere non facile di Napoli, dove ha scelto la musica per crearsi una strada che non fosse quella di tanti suoi conterranei, finiti nelle mani sbagliate. Proprio nel suo singolo d’esordio, Geolier parla del quartiere dove è nato e cresciuto: si chiama infatti “P Secondigliano” il brano con il quale nel 2018 esordisce. Una canzone trap in dialetto, che ottiene fin da subito un successo straordinario. Negli anni seguenti arrivano “Emanuele” e dopo ancora altri brani di successo, spesso con featuring con altri artisti come Shablo, Sfera Abbasta, Guè e tanti altri.
In poco tempo Geolier ottiene successi su successi, con diversi dischi di platino vinti. Ispirato da Tupac, ha deciso di dedicarsi alla musica, spesso lasciando anche da parte i libri. Un qualcosa che oggi rimpiange, come dichiarato agli studenti con i quali ha avuto modo di parlare in più occasioni. Ad esempio, parlando a giovani che potevano essere come lui dieci anni fa, ha spiegato: “Ho un rimpianto, cioè lo studio: sono andato a lavorare presto, a volte sto zitto perché non so come esprimermi. Se avessi studiato di più saprei comunicare meglio”. Una vita non sempre facile quella di Geolier, che però ha avuto il merito, seppur senza studiare, di ripudiare le pistole e la violenza per crearsi un’altra strada, quella della musica.

Geolier, chi è: nel 2024 la vittoria sfiorata a Sanremo
Nel 2024 Geolier ha deciso di cambiare palcoscenico e di prendere parte a Sanremo con un brano dal titolo “I pe te, tu p me”: una canzone che fin da subito ha fatto incetta di voti da parte del pubblico, permettendo al cantante napoletano di arrivare secondo dietro Angelina Mango. Un nuovo traguardo, dunque, per la carriera di Geolier, amatissimo dalle nuove generazioni e non soltanto.