Si è chiusa la (comunque breve) battaglia sul risultato elettorale promossa in Germania da alcuni esponenti del partito BSW guidato da Sahra Wagenknecht che erano arrivati ad appellarsi alla Corte costituzionale per ottenere un riconteggio dei voti con il quale aspiravano di riuscire a conquistare – è il caso di dirlo: per il rotto della cuffia – una manciata scarsa di seggi all’intero del prossimo parlamento che dovrebbe insediarsi il 25 marzo: dopo una deliberazione piuttosto breve, è arrivato il parere vincolante della Corte costituzionale della Germania che ha ritenuto inammissibile il ricorso dell’alleanza di Sahra Wagenknecht mettendo definitivamente una pietra sopra alle sue istanze.
Partendo dalla fine, dietro alla decisione della Corte costituzionale ci sarebbero almeno due ragioni: la prima è legata al metodo scelto dall’alleanza che si credeva potesse ritagliarsi una buona fetta di consensi in Germania dato che secondo la legge i ricorsi elettorali vanno presentati innanzitutto in Parlamento per poi – a fronte di un parere positivo in merito all’esistenza di gravi errori che potrebbero stravolgerne i risultati – approdare alla Corte; mentre i ricorrenti del BSW avrebbero scavalcato il primo passaggio appellandosi ad una presunta ‘urgenza’ che è stata negata dai giudici supremi tedeschi.
Germania: perché è stato negato il riconteggio chiesto dall’alleanza BSW di Sahra Wagenknecht?
Secondariamente, dietro al rigetto delle istanze sulle elezioni in Germania da parte del BSW ci sarebbe anche una ragione prettamente numerica: facendo un passo indietro è bene ricordare che secondo i risultati calcolati dalle Commissioni elettorali statali il partito di Sahra Wagenknecht avrebbe ottenuto in totale il 4,972% di voti a fronte di uno sbarramento posto al 5% che sarebbe stato mancato per un totale di 13mila e 400 voti.
Dai calcoli indipendenti fatti dallo stesso BSW, in diverse città della Germania sarebbero emerse delle discrepanze che erano alla base del ricorso di cui stiamo parlando oggi: in particolare secondo la piattaforma wahlrecht.de aggiornata con gli ultimissimi numeri – da considerarsi definitivi – l’errore sarebbe stato di 4.277 schede mancati all’appello del totale a favore dell’alleanza di Sahra Wagenknecht; decisamente inferiori agli oltre 13mila richiesti per raggiungere il 5% e pertanto insufficienti a stravolgere l’esito elettorale.