Proprio nel giorno in cui forse ha inizio una nuova guerra in Medio Oriente, serve riannodare i nodi di quel conflitto con il passato, in cui ogni cosa si alimenta ancora oggi dell’odio più profondo e di una inesauribile sete di vendetta. Per questo segnalo Ghosts of Beirut, serie tv di straordinaria efficacia narrativa, basata su una storia vera. La trovate su Paramount+ ed è stata creata per Showtime da Avi Issacharoff e Lior Raz, noti al grande pubblico per essere gli autori di Fauda.
I quattro episodi ricostruiscono la vita di Imad Mughniyeh, l’uomo libanese che ha portato – tra il 1982 e il 2008 – il terrorismo a nuovi livelli, inventando la figura dei martiri che si immolano in azioni suicide. A lui sono ricondotti i ripetuti attentati alle sedi diplomatiche statunitense, inglesi e francesi a Beirut e in altri Stati del Medio Oriente. Tutte azioni rivendicate poi dagli Hezbollah, la sua organizzazione di appartenenza. Dal Libano la sua strategia terroristica – grazie anche al sostegno finanziario e di armi sofisticate da parte dell’Iran – si diffuse in tutto il mondo. Sono riconducibili a lui attentati in Sud America, in Europa, in Kuwait e in molti altri Paesi. Fino all’attentato alle Torri gemelle era considerato il responsabile del più alto numero di morti americani in azioni terroristiche.
La caccia a Mughniyeh unisce per la prima volta nella storia gli agenti della CIA e del Mossad, dando vita a un vero e proprio inseguimento internazionale per trovare, sconfiggere ed eventualmente eliminare fisicamente l’uomo conosciuto con il soprannome del “fantasma”. L’operazione riesce solo dopo vent’anni grazie a nuove tecnologie e all’intesa tra due agenti segreti, l’israeliano Teddy, interpretato da Iddo Goldberg, attore israeliano-britannico noto per i ruoli svolto in Peaky Blinders, Snowpiercer, Salem, e l’agente della CIA Lena, nel cui ruolo troviamo l’attrice nata in Arabia Saudita Dina Shihabi.
La ricostruzione storica è fedele ai fatti di cronaca e alle numerose vicende che hanno coinvolto uno dei terroristi più famosi della storia contemporanea. Sicuramente più fantasiosa è la ricostruzione della vita privata di Imad, la storia della sua famiglia e le supposizioni sugli eventuali errori che conducono alla sua scoperta e all’attentato condotto nelle vie di Damasco, in Siria, dove si era rifugiato perché protetto dai servizi segreti siriani e iraniani. Imad Mughniyeh viene eliminato il 12 febbraio del 2008 grazie a un’autobomba fatta esplodere al suo passaggio in una strada secondaria, senza vittime collaterali.
Inevitabile il paragone con altre serie tv dello stesso genere, a cominciare dalla già citata Fauda, ad altre produzioni famose come Homeland e Teheran. La particolarità di Ghosts of Beirut sta esattamente nell’essere sostanzialmente una storia vera, i fatti possiamo presumere che si siano svolti proprio così.
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