Con questa legge elettorale al voto del 25 settembre sarà eletto un Parlamento pessimo: Gianfranco Pasquino non ha dubbi. “Quello che conta in una democrazia parlamentare è la legge elettorale: se c’è una buona legge elettorale si eleggerà un buon Parlamento, se invece è pessima, come è la legge Rosato, i cittadini italiani eleggeranno un Parlamento pessimo. E’ avvenuto nel 2018 e adesso accadrà nel 2022”, le parole dell’accademico dei Lincei.
Nel corso della sua analisi, Gianfranco Pasquino ha spiegato che non sarà chiaro quanto sarà coesa la maggioranza che vince. In caso di vittoria, il centrodestra “dovrà affrontare tutta una serie di problemi come che tipo di rapporti avere con Putin, con l’Europa, il tipo di tasse…”. Ancora peggio in caso di vittoria del centrosinistra, “con gli uni contro gli altri armati e la complicazione di dove gestire posizioni del tutto diverse dal rigassificatore all’Ucraina”.
GIANFRANCO PASQUINI STRONCA LA LEGGE ELETTORALE
Secondo Gianfranco Pasquino, questo quadro è la conseguenza di una legge elettorale pessima. Una legge che secondo l’esperto non è stata ritoccata perché ciascuno ha fatto i propri interessi. Nel corso della sua analisi, l’accademico dei Lincei ha ricordato che in Europa ci sono due leggi elettorali che funzionano bene: “Quella tedesca che è una legge proporzionale con possibilità di avere una parte dei candidati eletti in turni uninominali; e quella francese, da eventualmente importare così come è, con il doppio turno. Queste due leggi funzionano ed eleggono bene un buon Parlamento, cioè consentono agli elettori di scegliere i candidati e i partiti dei candidati. Perché ricordo nella scelta della legge elettorale migliore conta un unico criterio: quanto potere hanno gli elettori?”.