Gianluca Di Marzio nella bufera su Twitter per un post del collega Stefano Tamburini. Ieri infatti il giornalista sportivo, in collegamento da casa, ha parlato per Sky Sport 24 di calciomercato, in particolare di quello della Juventus. Nella finestra a lui dedicata ha avuto modo di intervistare l’uomo mercato bianconero, Fabio Paratici, ma un particolare non è passato affatto inosservato. Alle spalle di Gianluca Di Marzio i telespettatori hanno notato una maglia particolare, quella di Cristiano Ronaldo. Che problema c’è? Nessuno in realtà, ma qualcuno non ha apprezzato il fatto che l’abbia appoggiata su un quadro in cui conservava quella di Kakà ai tempi del Milan. Tamburini ha quindi accostato le due immagini, quella in cui appariva appunto la maglia incorniciata di Kakà, con lo sfondo di ieri e ha scritto sui social: “Premio leccaculatija”, innescando una bufera tra tweet velenosi e critiche.
“GIANLUCA DI MARZIO LECCACU*O” E LUI REPLICA…
Gli utenti su Twitter si sono scatenati tra accuse e critiche (“che delusione”, etc), ma non è tardata ad arrivare la replica di Gianluca Di Marzio che ha risposto punto per punto. “Io fossi in te penserei a cose più importanti. Non è scotch, ma un appendino”, ha replicato ad un utente. E aggiunge che è lo stesso che ha usato per altre maglie, come quelle di Di Natale e Boateng. Evidentemente le cambia “a seconda dell’ospite collegato”. Inoltre, spiega che le appende “non potendo andare a fare un quadro per ogni maglia e ogni ospite”. In effetti, anche Stefano Tamburini è stato criticato per la scelta di attaccare il collega senza “taggarlo” nel tweet. “Taggare @DiMarzio sarebbe stato un pochino più coraggioso, non crede? Se deve dare del leccaculo a qualcuno, almeno abbia il coraggio di dirglielo in faccia, no?”, ha fatto notare un utente al giornalista, che dal canto suo non ha risposto.
Premio leccaculatija. pic.twitter.com/rAzVIwOzi9
— Stefano Tamburini (@s_tamburini) May 3, 2020