Gina Rovere a Oggi è un altro giorno è stata raggiunta dal marito Amerigo, 23 anni più giovane di lei. «Lui ha conquistato me. Me lo sono preso giovane, così dura di più!», racconta l’attrice, che sta insieme al marito da 28 anni. L’uomo ha raccontato di essere stato colpito dalla «trasparenza» della moglie. «Lei è diretta». Da 25 anni si occupa di alta sicurezza, ma da giovane ha fatto il modello e lo spogliarellista a New York e Roma. «Ho fatto una vita avventurosa».
Gina Rovere spiega di non aver avuto il colpo di fulmine quando si sono conosciuti dall’amica cartomante: «Ma era bellissimo…». L’attrice si lascia andare a tanti ricordi legati ai favolosi anni ’50 e ’60. Alla fine della sua intervista chiede una canzone di Marco Mengoni: «Mi piace come canta». L’esibizione ha poi commosso il marito di Gina Rovere. (agg. di Silvana Palazzo)
Gina Rovere si racconta a Oggi è un altro giorno
Gina Rovere si racconta a Oggi è un altro giorno, ripercorrendo le tappe della sua straordinaria carriera, da Totò a Benigni. «Ho iniziato a 16 anni in un modo particolare, perché mio padre faceva il camionista. Aveva un amico il cui figlio era ballerino, quindi gli disse che volevo fare l’attrice e cantavo sempre. Un giorno gli propose di farmi partecipare ad una festa in piazza». Era previsto un piccolo spettacolo, ma non andò bene perché uno dei comici si ubriacò. All’epoca era anche insicura: «Mi vedevo brutta e scoppiavo a piangere». Poi la sua carriera è decollata, così poteva mantenere la famiglia.
Gina Rovere parla anche di Anna Magnani: «Era una signora molto taciturna, l’ho conosciuta di notte sul set. Monicelli mi presentò a lei, si girò e mi guardò. Poi Monicelli mi chiese di prepararmi per una prova. Anche io avevo un caratterino, ma lei durante le prove mi disse delle cose che non erano tra le battute, allora improvvisai». A Monicelli alla fine Anna Magnani disse «che ‘le avevo quadrate’». Poi Gina Rovere divenne la prima donna portata da Anna Magnani in proiezione. (agg. di Silvana Palazzo)
Gina Rovere, chi è l’attrice de “I soliti ignoti”
L’attrice Gina Rovere sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, venerdì 31 marzo, di Oggi è un altro giorno. Nella sua carriera, è apparsa in oltre 60 pellicole. Nata a Roma nel 193, Gina Rovere (pseudonimo di Regina Ciccotti) debutta al cinema nel 1953 con una parte nel film “Villa Borghese” di Gianni Franciolini. Nel 1958 partecipa al film “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, nel ruolo della moglie di Marcello Mastroianni:
“Monicelli mi prese perché diceva che gli portavo fortuna. Ero una ragazza molto allegra, sociale, simpatica ed ero figlia di operai; mio padre faceva il camionista e quindi a casa mia si rideva e si scherzava sempre. Facevo una vita semplice e portavo questo mio carattere nell’ambiente del cinema dove questi signori non erano abituati a un certo tipo di spensieratezza, per cui mi conoscevano e volevano tutti la mia compagnia. Ci si raccontava le barzellette, si facevano tante risate…”, ha raccontato a Davinotti.com.
Gina Rovere, chi è l’attrice de “I soliti ignoti”
Gina Rovere ha recitato con Totò in “La cambiale”, in cui interpreta la celebre Capponi Lola, e in “Risate di gioia”. Intervistata da Davinotti.com l’attrice ha ricordato l’esperienza sul set con Totò e Peppino: “Loro due scherzavano sempre e quando recitavano andavano a soggetto e tu dovevi essere all’altezza della situazione. Le parole scritte sul copione c’erano, però poi loro due aggiungevano e toglievano, facevano come gli pareva. Si capivano in una maniera meravigliosa, andavano veramente molto d’accordo”. Gina Rovere è stata anche Gisella in “Don Camillo monsignore… ma non troppo”, film diretto da Carmine Gallone, con Gino Cervi e Fernandel. Nel 1960 ha interpretato Caterina nel film “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli: “Siamo stati sei mesi in quel casale lì sull’Appia, è stato un periodo stupendo. Sembrava che stessimo in villeggiatura… un’armonia indimenticabile”. L’attrice è apparsa anche in numero fiction tv di grande successo., come “Don Matteo”, “Il maresciallo Rocca 2” e “I Cesaroni”.