E’ un siparietto ben poco edificante quello che ci offre oggi tramite i social Giorgio Sterchele ex, giocatore della Roma classe 1970 e portiere della fu formazione giallorossa dal 1997 al 2000 (pur con parecchie esperienze in prestito). Attraverso infatti i propri profili social un “Supergino” praticamente irriconoscibile, nella propria abitazione oggi, non risparmiando parolacce e pure un grande vocabolario di bestemmie, ha lanciato attacchi e inventive contro il governo e pure il popolo cinese, responsabile di aver provocato la pandemia da coronavirus e dunque costringendoci nelle nostre abitazioni, con misure stringenti per il lockdown. E proprio puntando su tal argomento che Sterchele parte per lanciare un’invettiva davvero cruda: “Mo’ ci siamo rotti i coglioni. Politica. Coronavirus, scienziati, la fregna che te ceca. Hanno rotto i coglioni. O ci mollano o andiamo tutti a Roma. Tra un mese i nostri figli cazzo mangiano? Ci devono lasciare fare la nostra vita. Altrimenti dobbiamo andare in giro con i fucili e ammazzare tutti quanti”.
GIORGIO STERCHELE CONTRO CINESI E GOVERNO
Ma non sono solo governo e politica obbiettivi dei “deliri” di Giorgio Sterchele, che oggi attraverso i social non ha risparmiato parole dure e violente anche per i cinesi, “colpevoli” di aver portato in Italia la pandemia da coronavirus: in aggiunta l’ex Roma ha deciso di prendersela, sempre frammezzando le sue dichiarazioni con colorite bestemmie, anche con i “mori”. E dunque un attacco a tutto tondo da parte di “Supergino”, che scade anche nel ridicolo, specie quando a una certa richiama a dei “tempi d’oro” facendo probabile riferimento all’epoca dell’Italia fascista. In chiusura del lungo intervento Sterchele poi ritorna sul tema politico, insultando direttamente oltre al presidente del consiglio Conte anche Salvini: e proprio riferendosi al segretario Federale della Lega l’ex portiere giallorosso aggiunge: “Hanno rotto i coglioni, basta. Io son della Lega? Io son di un cazzo. Hanno rotto, è ora di finirla”. E in chiusura del suo intervento, ecco l’invito di Sterchele a una vagheggia azione collettiva: “Dovete svegliarvi tutti quanti, ci devono lasciare in pace: conta solo la libertà, hanno rotto il cazzo”.