Un curioso studio realizzato da Cga by Niq ha analizzato le abitudini dei più giovani, la cosiddetta Generazione Z, per quanto riguarda il bere ed è emerso che i cocktail sono di gran lunga preferiti alla birra. Attenzione però, non è una questione di gusto o di gradazione alcolica, ma semplicemente perchè i primi sono molto più instagrammabili delle seconde.
Vuoi mettere pubblicare una foto sul proprio social di uno Spritz, un Negroni, un Moscow Mule, un Mojito e via discorrendo, rispetto ad una “normale” birra in bottiglia o in un boccale? Senza dubbio nel primo caso c’è più possibilità di like e magari anche di invidia, e nel mondo attuale dove l’immagine sui social è tutto, si capisce appunto perchè i più giovani puntino più sui cocktail che sulle “bionde”, al di là dei gusti personali.
GIOVANI PREFERISCONO COCKTAIL PERCHE’ INSTAGRAMMABILI: COSA E’ EMERSO
L’indagine, riportata da Gambero Rosso, è stata effettuata sui nati fra il 1997 e il 2012, e dalla stessa emerge come di fatto i loro gusti siano fortemente influenzati dai social: non bevono cocktail perchè li preferiscono ma perchè permettono contenuti migliori su Instagram, X e Facebook. Può sorprendere ma fino ad un certo punto, tenendo conto che i nativi digitali hanno un rapporto H24 con i social e internet, e anche se i boomer potranno non condividere queste scelte, alla fine il mondo giovanile, purtroppo, funziona così.
Tre giovani su cinque, secondo l’indagine suddetta, si ispirano ai contenuti social per decidere non soltanto cosa bere ma anche cosa mangiare, e il 46% sceglie il drink proprio in base a quanto sia instagrammabile. Prendendo in considerazione solo l’Italia la situazione non cambia visto che il 46% dei giovani preferisce i cocktail alle birre, con la Bionda in seconda posizione a quota 37%.
GIOVANI PREFERISCONO COCKTAIL PERCHE’ INSTAGRAMMABILI: I DETTAGLI
Questo nonostante i cocktail siano molto più costosi di una birra. Si calcola infatti che in media un drink costi fra gli 8 e i 10 euro, mentre una birra può partire anche da 5 euro, di conseguenza un divario che si traduce in quasi il doppio. La scelta è quindi ancora più curiosa anche perchè tipicamente la Generazione Z è quella più povera, non avendo un reddito proprio, ma quando deve uscire a bere, meglio spendere qualche soldino in più per salvaguardare la propria immagine social.
Il 51 per cento ammette comunque di scegliere i cocktail per la curiosità di scoprire nuovi gusti e nuovi brand, mentre il 21 per cento dei giovani a livello mondiale preferisce l’analcolico. C’è poi l’usanza dello zebra striping, che come ricorda Gambero Rosso è l’alternanza di cocktail alcolici ad analcolici anche nella stessa serata. Da segnalare infine che in Italia il 24 per cento dei ragazzi ha fatto sapere di aver ridotto il proprio consumo di alcol rispetto all’anno precedente, ma c’è un 13 per cento che invece l’ha aumentato. Infine c’è un 17 per cento che non beve affatto.