La giornalista di Sky Tg 24, Giovanna Pancheri, ha rivelato di essere positiva al Coronavirus: si legge così sul proprio account ufficiale di Instagram. E’ di fatto una risposta a chi chiedeva che fine avesse fatto in questi giorni: volto popolare delle strisce quotidiane sulla televisione satellitare, la Pancheri è una delle persone che hanno contratto il Covid-19: “Ora sto molto meglio” dice, ma non ha ancora superato la malattia. La giornalista, che è corrispondente dagli Stati Uniti, ha raccontato la sua odissea in questi giorni da pandemia, rivelando di aver effettuato un tampone ultimamente e di essere risultata ancora positiva, nonostante siano passate tre settimane dalla prima diagnosi – risalente al 23 marzo. “Ci sono alcune cose che vorrei condividere” ha detto, anche per aiutare chi eventualmente dovesse essere malato senza saperlo.
GIOVANNA PANCHIERI HA IL CORONAVIRUS
Innanzitutto la perdita dell’olfatto, che anche la Pancheri come tanti altri ha accusato: “Non sentivo più l’odore di limone, arancia e anche dell’alcol puro” ha confessato, per poi lanciare una sorta di messaggio a favore dell’isolamento. Lei stessa lo ha fatto e può dunque dire in prima persona degli effetti benefici che ha avuto su di lei e che in generale ha, “anche se per esempio si torna dall’estero o dal Nord Italia si va al Sud”. E’ sicuramente un’esperienza personale che può essere utile a tanti, che negli ultimi giorni iniziano a sentire realmente la fatica di rimanere in quarantena: anche i messaggi pubblici che stanno arrivando sostengono la necessità di non allentare la presa proprio adesso, anche se inevitabilmente bisognerà tornare ad aprire e riprendere la vita normale.
Infine Giovanna Pancheri ha voluto lanciare un messaggio anche riguardo la durata del Coronavirus: “Io sono un esempio di come questa malattia possa durare anche più di 14 giorni” ha affermato, dicendo appunto di aver effettuato il tampone venerdì e di essere risultata nuovamente positiva. Dunque attenzione: del resto avevamo già avuto la notizia di come due calciatori della Juventus fossero risultati ancora infetti dopo quasi un mese, la testimonianza della corrispondente dagli Stati Uniti ci indica ancora una volta come non si debba sottovalutare il Coronavirus anche passate le due settimane che, normalmente e per quanto si pensava all’inizio, farebbero terminare il contagio.