Giovanni Allevi si è voluto aprire con il suo nuovo libro Revoluzione, raccontando anche i momenti difficili della sua vita nonostante il successo. Questo perché in molti consideravano l’artista un eterno giovane, sempre sorridente e spensierato come si è mostrato al pubblico. Tra i momenti difficili vengono raccontati quelli legati all’ansia: “Le mani che si bloccano sulla tastiera del pianoforte e si rifiutano di suonare durante un concerto in Giappone. Una crisi d’ansia, una contrattura per ogni muscolo persino quelli della creatività”. Sono momenti che in molti hanno vissuto e che riflettono un’insofferenza celata dentro e magari legata a qualcosa sepolto nell’inconscio e nel passato. Con la spiegazione che la vulnerabilità e l’imperfezione sono alla base di qualsiasi gesto artistico.
Giovanni Allevi e la scelta di mettersi a nudo
Giovanni Allevi in occasione dell’uscita del libro precedente, ”L’equilibrio della lucertola”, a Io Donna spiegò due anni fa: “Sono caduto nel buio e rinato. Ora in un libro mi metto a nudo per cercare di aiutare gli altri”. Ha poi specificato anche perchè ha vissuto l’infelicità: “Ci si sente inadeguati e io mi sono sentito così da sempre. Dipende dalla nostra condizione, un’esposizione costante allo sguardo altrui. Il confronto perenne con i risultati dagli altri pesa. Oggi però internet, social e aggressività nella comunicazione hanno travolto tutto. L’invasione degli altri dentro di sé è diventata massiccia. Siamo tutti spinti a diventare qualcosa“. Certo è che in molti avevano capito l’animo sensibile di quest’uomo speciale.