È Giovanni Battista Re il cardinale chiamato a celebrare i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro; in quanto Decano del Collegio Cardinalizio, a lui spetta il compito di presiedere la liturgia funebre e coordinare l’organizzazione della cerimonia, compresa la convocazione dei capi di Stato e delle delegazioni ufficiali e già nel 2023, Giovanni Battista Re aveva officiato le esequie di Benedetto XVI rafforzando la sua figura come punto di riferimento nei momenti più delicati della vita della Chiesa.
Nato il 30 gennaio 1934 a Borno – in provincia di Brescia – da una famiglia di origini contadine, Giovanni Battista Re entrò nel seminario a soli undici anni, nel difficile secondo dopoguerra italiano per poi essere ordinato sacerdote nel 1957 e inviato a Roma per perfezionare gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana dove ottenne la laurea in Diritto Canonico.
Dopo una breve esperienza come docente a Brescia, Giovanni Battista Re entrò nel servizio diplomatico vaticano, prestando servizio a Panama e poi in Iran, nel 1971 iniziò la sua lunga carriera all’interno della Segreteria di Stato dove Giovanni Paolo II lo volle prima come Assessore e poi come Sostituto per gli Affari Generali, carica che ha ricoperto per undici anni e che lo ha portato a seguire da vicino la vita diplomatica e pastorale del pontefice accompagnandolo in numerosi viaggi apostolici e divenendo uno dei suoi collaboratori più fidati e influenti.
Chi è Giovanni Battista Re, figura centrale della Curia e decano incaricato della transizione post-Francesco
Giovanni Battista Re ha ricoperto ruoli importanti nella Curia romana per oltre mezzo secolo, diventando uno dei cardinali più autorevoli e longevi del Vaticano: nel 1987 fu nominato Segretario della Congregazione per i Vescovi e due anni dopo promosso Sostituto della Segreteria di Stato, una posizione fondamentale che lo ha visto al centro dell’attività quotidiana della Santa Sede.
Il 16 settembre 2000, Giovanni Paolo II lo scelse come Prefetto della Congregazione per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina: da Cardinale, creato nel concistoro del 2001, ha partecipato ai conclavi che hanno eletto Benedetto XVI e Papa Francesco, nel 2017 fu eletto Vice-Decano del Collegio Cardinalizio e nel gennaio 2020 Decano, carica confermata e prorogata dallo stesso Francesco fino a gennaio 2025.
Con questo incarico, Giovanni Battista Re ha il compito di presiedere le congregazioni generali dei cardinali e di avviare formalmente il processo di elezione del nuovo pontefice guidando il Collegio nella delicata fase intermedia tra due pontificati; la sua figura è riconosciuta per l’esperienza, la fermezza e la capacità diplomatica, tanto che molti lo descrivono come un “regista silenzioso” della transizione vaticana. Profondamente legato alle sue origini, ha sempre mantenuto un profilo istituzionale e sobrio, evitando le luci della ribalta ma restando al centro delle decisioni strategiche della Chiesa cattolica.