In questo 2025, il Giovedì Santo che ricorda l’Ultima Cena di Gesù cade il 17 aprile. Con i riti di questa giornata si conclude il periodo di Quaresima per la Chiesa Cattolica, la fase penitenziale che porta alla Festività della Santa Pasqua. La messa vespertina del giovedì, denominata In Coena Domini, ha inizio così il Triduo Pasquale: Passione, Morte e Resurrezione di Gesù si rievocano in tre giorni.
La liturgia del Giovedì Santo: la rievocazione dell’Ultima Cena con l’Eucarestia
La Pasqua è il fulcro della religione cristiana, visto che la Sacra Resurrezione di Gesù e la sua promessa di elargirla a tutti i meritevoli rappresentano un dono di valore inestimabile come la Vita Eterna. La giornata del Giovedì Santo è caratterizzata da due celebrazioni liturgiche ben distinte tra loro. Nella mattinata in ogni Cattedrale ciascun vescovo consacra l’olio benedetto per la sua Diocesi: chiamato anche sacro crisma, verrà utilizzato in tutto l’anno liturgico per i sacramenti: Battesimo, Cresima, Unzione degli Infermi ed anche per le ordinazioni sacerdotali.
Nel tardo pomeriggio nelle chiese c’è la commemorazione della Cena del Signore – In Coena Domini – Si ricorda l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli prima della condanna a morte. In quest’occasione il Figlio di Dio istituisce il sacramento dell’Eucarestia: il pane e il vino diventano Corpo e Sangue di Cristo che regalano la salvezza eterna. Prima della Cena Gesù lava i piedi agli Apostoli, con un gesto che in quei tempi antichi era un simbolo di ospitalità. Normalmente effettuato da un servo nei confronti degli ospiti del padrone di casa o a lui medesimo, era un abitudine conclamata. Fatta da Gesù nei confronti dei discepoli prende un significato profondo: amare il prossimo incondizionatamente, essere generosi non solo con il padrone ma semplicemente con tutti.
La lavanda dei piedi rappresenta un’azione di servizio per il prossimo, quindi è stata presa ad esempio per l’istituzione del Sacerdozio. Solo dopo questa forte lezione di vita Gesù inizia l’Ultima Cena, all’interno della quale spezza il pane condividendolo insieme al vino e creando così il sacramento della Comunione. La sublimazione dell’amore di Dio verso gli uomini avviene proprio nell’Ultima Cena, dove Gesù si dona agli altri anche percependo chiaramente le debolezze e le fragilità umane, finanche i tradimenti. Al termine della rievocazione, il celebrante ripone l’Ostia Consacrata in una cappella laterale della chiesa dove sarà meta di adorazione.
Il preludio al Venerdì Santo: preghiera e penitenza
Rimanendo in attesa del Venerdì Santo, giorno in cui viene crocifisso Gesù, ovviamente non sono previste nè feste nè sagre in onore dell’Ultima Cena. La tradizione popolare è particolarmente sentita in questa giornata. Sono molto seguite sia la Messa vespertina che la successiva esposizione del Santo Sepolcro di Gesù. Nelle tavole è bandita la carne come segno di digiuno penitenziale.
I Santi del giorno
Mentre la Pasqua e quindi i suoi giorni precedenti non sono fissi nel calendario, nel giorno 17 aprile la Chiesa normalmente festeggia i seguenti Santi: Santi Pietro ed Ermogene martiri, San Roberto Abate e il Beato Ermanno.