Ieri, nel giorno del suo 77° compleanno, è scomparso Giuseppe Adolfo De Cecco, che ha guidato per anni l'azienda familiare
Le aziende familiari sono uno dei punti di forza dell’economia italiana, un’economia fondata sempre di più sulle piccole e medie dato il progressivo spegnarsi dei grandi complessi produttivi. Imprese familiari che, secondo l’ultimo rapporto Aidaf-Unicredit-Bocconi, tra il 2019 e il 2023 hanno avuto un tasso di crescita del fatturato, della produttività e della redditività superiore a tutte le altre.
Tra gli esempi positivi queste imprese va sicuramente collocato il Gruppo De Cecco guidato per anni da Giuseppe Adolfo De Cecco, morto a Pescara nel giorno del suo compleanno all’età di 77 anni, dopo essere stato una figura centrale nella storia e nella crescita dell’azienda fondata da Nicola Antonio, quasi 140 anni fa, nel 1886 in quella Fara San Martino dove esercitava l’attività di mugnaio. Il gruppo è ora presieduto dal fratello Filippo Antonio rinnovando la vocazione strettamente familiare.
La missione è stata fin dall’inizio quella “di creare ad arte una pasta inconfondibile portando avanti senza compromessi una tradizione”. Una missione che ha portato l’azienda abruzzese a essere non solo una delle più grandi, ma anche quella con una reputazione migliore tra le imprese italiane del settore.
Quali sono stati i segreti del successo, un successo che le nuove generazioni stanno già portando avanti?
La tradizione di qualità innanzitutto con la scelta di una materia prima senza l’ambizione autarchica di essere tutta italiana, ma utilizzando anche grani di provenienza estera. Come spiega l’azienda: “Scegliamo il grano italiano per il sapore, i grani del resto del mondo per la quantità e la qualità delle proteine che rendono la pasta al dente, tenace ed elastica, rendendola unica nel suo genere. Questa è una delle caratteristiche che fanno la differenza tra la nostra e qualsiasi altra pasta”. Anche per questo Giuseppe Adolfo De Cecco era spesso indicato come “re della pasta”.
E poi il legame con il territorio. Dalle falde della Maiella a Fara San Martino al centro direzionale di Pescara la De Cecco è rimasta fedele a una vocazione di responsabilità e di attenzione agli stakeholder. A Fara San Martino è stato creato nel 1910 uno dei primi asili nido sponsorizzati dall’azienda. Nel 2021, proprio su impulso di Giuseppe Adolfo, è stato inaugurato a Pescara un nuovissimo asilo nido aziendale per i figli degli oltre 500 dipendenti primo atto della nuova Fondazione Fadc, “Food & Alimentation Program De Cecco”, che intende “tradurre in attività civiche, solidaristiche e di impegno collettivo i valori di sostenibilità sociale, economica e ambientale”.
Il legame con il territorio si è espresso nel tempo anche con la passione sportiva. A cavallo del millennio De Cecco è stato presidente del Pescara Calcio, portando la squadra in serie A chiudendo la sua esperienza sportiva nel 2011 con l’indimenticata stagione del trio composto da Insigne, Immobile e Verratti con Zdenek Zeman in panchina.
Lo sport, tuttavia, non solo per le classifiche, ma anche come dimensione di crescita per il territorio, finanziando progetti per coinvolgere la comunità e offrire la possibilità di crescita per le strutture locali.
Un’azienda quindi che continua a essere fortemente innovativa e che rappresenta nel mondo uno dei marchi italiani più conosciuti.
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