Chi era Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de "Il Gattopardo" scelto per la prima prova traccia A2 della Maturità 2025: un nobile malinconico
Tra gli autori scelti per la prima prova della Maturità 2025 c’è Giuseppe Tomasi di Lampedusa, noto per il romanzo postumo Il Gattopardo, uno dei capolavori della letteratura italiana del ’900. Nobile siciliano, prima di diventare scrittore era l’ultimo principe dell’isola.
Anche se ha pubblicato un solo romanzo, peraltro uscito solo dopo la sua morte, è ritenuto comunque uno scrittore di culto, che ha offerto uno sguardo disincantato sul cambiamento storico e sociale della Sicilia, arrivando a una riflessione più ampia sulla decadenza e la trasformazione delle classi dirigenti.

Questa è senza dubbio l’eredità culturale di un uomo che ha raccontato il declino dell’aristocrazia siciliana nel romanzo che ha ispirato anche la cinematografia: dal film di Luchino Visconti del ’63 alla più recente serie Netflix.
LA FIGURA DI GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
Se quella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è una figura affascinante, lo è anche per il contrasto tra la sua vita privata, riservata, e il peso culturale che ha avuto dopo la sua morte. Apparteneva a una delle famiglie nobili siciliane più antiche, ma si sentiva parte di un mondo che stava scomparendo, una consapevolezza che lo ha accompagnato per tutta la sua vita. Non partecipò attivamente alla vita pubblica e politica: era molto colto, ma solitario; infatti, viveva in modo ritirato.
Viaggiò molto ed era un lettore appassionato di Stendhal, Shakespeare e Proust, ma non frequentava i salotti letterari e non cercava la notorietà. Definito un aristocratico malinconico per la consapevolezza del tramonto della sua classe, è stato anche uno scrittore tardivo e osservatore acuto della storia.
LE ORIGINI E LE GUERRE CHE LO HANNO SEGNATO
Nato in Sicilia, in un contesto aristocratico, Giuseppe Tomasi di Lampedusa studiò da privatista, imparando il latino, il francese, l’inglese e il tedesco. Era appassionato anche di storia antica e filosofia, oltre che di letteratura europea. Frequentò l’università a Roma per un breve periodo, poi lasciò gli studi per prender parte alla Prima guerra mondiale come ufficiale di artiglieria.
Fu fatto prigioniero dagli austriaci nel 1917, durante la battaglia di Caporetto, e internato in Ungheria. Due anni dopo tornò in Italia, ma quell’esperienza lo segnò in maniera profonda. Nel 1932 sposò la psicoanalista Alexandra Wolff-Stomersee, ma vissero separati: lei tra la Lettonia e Roma, lui in Sicilia.
La sua vita cambiò del tutto con la Seconda guerra mondiale: il palazzo di famiglia a Palermo fu distrutto dai bombardamenti degli Alleati, quindi trascorse gli ultimi anni della sua vita in un modesto appartamento, dedicandosi solo alla lettura e alla scrittura. Infatti, nel ’54 iniziò a scrivere Il Gattopardo, che completò in due anni. Dopo la sua morte furono pubblicati anche appunti, lettere e saggi.