C’è una brutta sorpresa all’orizzonte per alcune famiglie e imprese. Il Governo pare abbia dimenticato una fetta grande di contribuenti che già prima dell’emergenza coronavirus erano in difficoltà. Lo rivela il giornalista Francesco Fredella sulle colonne di Libero, spiegando che il recente Decreto Rilancio ha rimesso “in bonis” quei contribuenti che erano decaduti dalle varie rottamazioni. Infatti, i soggetti decaduti dalla “Rottamazione-ter” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019, possono presentare la domanda di rateizzazione per le somme ancora dovute (la dilazione del pagamento ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973). Ma il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si sono dimenticati di fare lo stesso con coloro che sono decaduti dalle semplici rateizzazioni, con gravi conseguenze per loro. Si tratta di coloro che quindi con le attuali norme dovrebbero pagare tutte le rate scadute in un’unica soluzione. Una prospettiva choc se consideriamo la situazione di crisi in cui versano.
“DECADUTI DA RATEIZZAZIONI DIMENTICATI DAL GOVERNO”
Quindi è ovviamente una prospettiva impossibile per le famiglie e gli imprenditori in crisi. Per questo c’è qualcuno che lamenta una disparità di trattamento. La loro speranza è che il Governo riesca a “sanare” questa situazione nel prossimo Decreto Agosto, visto il momento di grande carenza di liquidità per gli italiani. Per il momento tra i provvedimenti previsti nel Decreto Agosto compare lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali, che sono attualmente bloccate fino al 31 agosto. Il Governo intende spostare la scadenza al 15 ottobre. Parliamo di 6,7 milioni di cartelle esattoriali che Agenzia delle Entrate era pronta a notificare ai contribuenti morosi. Non si sa ancora nulla, invece, in merito ai pignoramenti. Bisognerà attendere la versione definitiva del decreto per capire se ci saranno rinvii anche in questo senso.