La Grecia ha recentemente reso definitivi – con la Legge di Bilancio del 2025 – quegli aumenti che già da diversi mesi ventilavano in merito alla tassa di soggiorno che i turisti dovranno pagare nelle sue splendide mete nei prossimi mesi: l’effetto – forse ovvio – è che i turisti provenienti da ogni parte del mondo si troveranno a pagare importanti maggiorazioni che non sono limitate ai soli alberghi o affitti temporanei (come succede anche in parecchie altre mete turistiche, in molti casi pure italiane), ma anche alle crociere perché l’obiettivo dichiarato dalla Grecia è quello di rendere le tasse di soggiorno una sorta di imposta climatica.
Partendo proprio da questo aspetto, è importante ricordare che la Grecia dallo scorso anno ha trasformato la tassa di soggiorno in una ‘tassa sulla resilienza alle crisi climatiche‘ facendone confluire i ricavi all’interno di un fondo che viene utilizzato in caso di catastrofi naturali o climatiche, ma anche nei futuri progetti statali per l’adattamento climatico e – come già accadeva in passato – per finanziare il miglioramento delle infrastrutture turistiche: già in occasione del cambiamento della destinazione dell’imposta, la tasse vennero sensibilmente aumentate; mentre quello di cui parliamo oggi è il secondo incremento che in alcuni casi sarà particolarmente marcato.
Come cambia la tassa di soggiorno in Grecia: dagli alberghi alle crociere, tutte le novità della Manovra 2025
Partendo dalla più importante delle tasse di soggiorno maggiorate dalla Manovra 2025 della Grecia, il sistema scelto è il medesimo impiegato anche in alcune località italiane che prevede una determinata somma a carico dei turisti in base al prestigio dell’albergo: nelle strutture base (ad una o due stelle) si pagheranno due euro, che diventano cinque per gli hotel a 3 stelle, poi ancora 10 per quelli a 4 stelle fino ad addirittura 15 per gli alberghi classificati con 5 stelle; tutte cifre che naturalmente sono da intendere a notte e a persona e che saranno abbondantemente ridotte (rispettivamente a 50 centesimi e 4 euro per le categorie di alberghi minori e maggiori) per le stagioni di minor afflusso turistico.
Similmente, chi alloggerà in un AirBnb in Grecia (od ovviamente anche in qualsiasi altra soluzione di affitto breve) pagherà 8 oppure 15 euro aggiuntivi a notte in base al fatto che si tratti di immobili in condivisione, oppure di appartamenti unifamiliari integralmente affittati; mentre infine la più importante novità dal punto di vista della Manovra 2025 è l’introduzione di una specifica tassa che interesserà solamente le crociere: i fase di sbarco, i viaggiatori navali dovranno pagare 20 euro a persona; mentre anche in questo caso l’entità sarà ridotta per gli sbarchi nella cosiddetta ‘bassa stagione’.