Green pass non obbligatorio in Parlamento/ Aule “escluse”, ecco come funziona

- Carmine Massimo Balsamo

Green pass in Parlamento, il collegio dei questori di Camera e Senato ha stabilito le linee guida per l'utilizzo di certificato verde

eletti senato L'Aula di Palazzo Madama (LaPresse)

In questi giorni sono in corso le valutazioni circa l’estensione del green pass in nuovi ambiti, ma non solo. È stato infatti messo a punto il disciplinare per quanto riguarda il Parlamento e non mancheranno di certo le polemiche. Il certificato verde, infatti, non sarà obbligatorio in aula: deputati e senatori potranno accedere e votare anche senza il documento che comprova vaccinazione, guarigione o tampone negativo…

Da ieri, lunedì 6 settembre 2021, Camera e Senato sono tornate a lavorare a pieno regime ed è stato stabilito quando sarà necessario esibire il green pass. Per alcune attività infatti è stato previsto l’obbligo, ma tra queste non è contemplato l’accesso in aula. Questo l’elenco: buvette, eventi, conferenza stampa, concorsi, Biblioteca Iotti e Archivio.

GREEN PASS, LE REGOLE PER IL PARLAMENTO

“Siamo in linea con quanto succede fuori”, il commento del questorio Gregorio Fontana riportato dal Corriere della Sera: “È lo stesso principio di quando vado al bar da Ciampini (caffé del centro di Roma, ndr) — osserva sempre Fontana —. Se invece voglio consumare all’interno e al tavolo mi sarà richiesto il green pass. Tutto qui”.

Non è tardato ad arrivare il commento del presidente della Camera, Roberto Fico: “I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza”. Posizione contraria espressa da FdI, ecco le parole di Francesco Lollobrigida: “Riteniamo che il green pass sia uno strumento inutile. Ma abbiamo chiesto che le stesse regole imposte ai cittadini valessero per i parlamentari. Ancora oggi nell’aula della Camera che ne contiene centinaia si potrà accedere senza”.







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