Guillermo Mariotto: “Ancora non riesco ad abituarmi all’idea che Fabrizio Frizzi non ci sia più…”
Oggi sono 7 anni senza Fabrizio Frizzi, uomo e conduttore amato in maniera indistinta tra colleghi, amici e affetti personali e ovviamente il suo pubblico. Il conduttore ci ha lasciati troppo presto, quando aveva ancora tanto da raccontare e molteplici esperienze televisive e di vita all’orizzonte. A La Volta Buona, oggi, si celebra proprio la sua umanità, la sua essenza, grazie al racconto degli ospiti di Caterina Balivo che con lui hanno condiviso molteplici esperienze. A colpire è un aneddoto di Guillermo Mariotto, emblematico rispetto alla professionalità del compianto Fabrizio Frizzi. Prima però arrivano le parole quasi rotte dall’emozione: “Io non riesco ancora ad abituarmi all’idea che non ci sia più, sarà perchè nei corridoi della Rai è pieno di sue fotografie…”.
Le parole di Guillermo Mariotto generano condivisione nei presenti nel salotto de La Volta Buona, in particolare da parte di Caterina Balivo: “Era una persona buona, timida…”. Conferma lo stilista, ricordando la loro grande amicizia soprattutto quando era il marito di Rita Dalla Chiesa; grazie a lei conobbe Fabrizio Frizzi in virtù del legame con la conduttrice.
Guillermo Mariotto a La Volta Buona ricorda Fabrizio Frizzi: l’aneddoto sull’attentato durante le Olimpiadi di Atlanta
Arriva poi l’aneddoto di Guillermo Mariotto che oltre a condividere l’amicizia con Fabrizio Frizzi ha avuto modo di collaborare con il compianto conduttore anche in diverse esperienze professionali. “Eravamo ad Atlanta per fare questo programma sulle Olimpiadi; improvvisamente arrivarono le bombe, ci fu l’attentato…”. Era il 1996, precisamente il 27 luglio e l’occasione erano appunto le Olimpiadi presso il Centennial Olympic Park. L’evento sportivo venne interrotto bruscamente da un attacco terroristico proprio mentre Fabrizio Frizzi e Guillermo Mariotto erano intenti a preparare un programma per l’occasione. “Molti dovettero andare via per altri impegni e, da soli, siamo riusciti a mandare comunque avanti lo spettacolo. C’era un panico generale, anche se poi alla fine ci siamo comunque divertiti molto. C’erano le mamme degli atleti che, preoccupate, continuavano a chiamare…”.