C’è grande attesa per il l’autobiografia del principe Harry d’Inghilterra che promette di regalare al pubblico sensazionali rivelazioni sulla famiglia reale. Proprio sul suo conto, d’altronde, circola da anni l’indiscrezione che lo vorrebbe non figlio di Carlo, bensì del maggiore James Hewitt, con cui Lady Diana ebbe una storia clandestina che va dal 1986 al 1991. La prova che Harry sia effettivamente figlio di Carlo arriverebbe da una cosa molto semplice: la data di nascita. Harry è nato nel 1984, dunque quando Diana lo ha conosciuto, il bambino aveva già due anni. D’altronde non ci sono prove che svelerebbero un incontro precedente di Lady D col maggiore. Eppure la forte somiglianza di Harry con Hewitt ha messo molti in allarme, tanti esperti che hanno analizzato i volti dei due, trovandone inevitabili similitudini. Anni fa, insomma, queste in discrezioni scatenarono le preoccupazioni della famiglia reale che, a quanto pare, corse ai ripari.
Harry e il test del DNA tenuto nascosto
Come ricorda Il Tempo, le voci su una presunta paternità di James Hewitt divennero talmente pressanti e continue che Buckingham Palace avrebbe ordinato un test del DNA. La curiosità sta nel fatto che il risultato di questo test non è stato mai reso pubblico, ma il Palazzo avrebbe confermato che il principe Harry è figlio dell’erede al trono. La domanda nasce, dunque, spontanea: perché non mostrare pubblicamente una prova così importante che avrebbe messo a tacere tutti? Negli anni, infatti, le voci sono poi spesso tornare. Il criminologo Ezio Denti ha studiato il caso, applicando le regole della perizia biometrica ai volti di Harry e di Hewitt. Al settimanale Nuovo ha poi dichiarato: “Sul suo viso c’è scritto che il vero padre non è Carlo” e ha proseguito: “Questo tipo di esame ha un’elevata attendibilità e può avere valore legale: il software analizza 80 punti nodali sui volti e li metti a confronto. Di più preciso c’è solo il test del DNA”.