Dopo aver recentemente cambiato le regole sulla privacy, offrendo anche ai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 17 anni la possibilità di condividere foto, video e messaggi con tutti gli utenti, Facebook torna a far discutere. Il social network ha deciso che da oggi sarà possibile pubblicare anche video estremamente violenti, tra cui esecuzioni, decapitazioni, atti di terrorismo e violazione dei diritti umani: “Facebook è da tempo un posto dove le persone si trovano per condividere le loro esperienze, in particolare quando sono collegate ad eventi controversi, come ad esempio gli abusi dei diritti umani, atti di terrorismo e di altri episodi di violenza”, ha spiegato alla Bbc una portavoce del social network, secondo cui le persone condividono video di questi eventi su Facebook esclusivamente per condannarli. “Se dovessero essere celebrati o dovessero servire come incoraggiamento – ha aggiunto – il nostro approccio sarebbe diverso”. Tale dichiarazione non trova però conferma in un video che un utente ha pubblicato di recente proprio su Facebook scatenando un mare di polemiche, intitolato “Sfida: chi riesce a guardare questo video?”, in cui un uomo mascherato viene ripreso mentre uccide una donna, decapitandola. Dura la reazione del premier inglese David Cameron, il quale ha definito “irresponsabile” quanto deciso: “Dovranno spiegare le loro azioni ai genitori preoccupati”, ha aggiunto.