La novità non era piaciuta al suo “popolo”. Twitter fa così marcia indietro comunicando che le nuove modalità di blocco (rimaste in vita per poche ore) sono state eliminate: lo status quo è stato pienamente ristabilito. Cerchiamo di capire bene cosa è successo, analizzando nel dettaglio in che modo il blocco funzionasse prima (e dunque anche ora) e le modalità di “ban” che hanno funzionato invece per meno di una giornata. Cosa succede normalmente a un utente bloccato? Gli viene impedito di essere un “follower” della persona che ha attivato il blocco, di vederne i “tweet” e l’immagine profilo. La persona che ha attivato il “ ban” non riceverà più le notifiche dell’utente bloccato (tuttavia potrebbe ancora vedere questi “tweet” attraverso la ricerca). Il sistema era stato ammorbidito: le modifiche permettevano all’utente bloccato di continuare a seguire la persona che aveva richiesto il blocco; una sorta di modalità muta, silenziata. Non è piaciuta per niente: sui social il popolo è sovrano e ha colpi di hashtag #restoretheblock, Twitter ha dovuto chinare la testa e obbedire.