Ennesimo problema in casa Google. Il sistema operativo dedicato agli smartphone più famoso al mondo, Android, è oggi di nuovo al centro di una bufera. Secondo un recente studio pubblicato dall’azienda di sicurezza Lookout, ben un milione di utenti americani che utilizzano l’OS di big G sarebbe stato almeno una volta vittima di un adware. Ma cosa ben peggiore – sempre secondo il recente studio portato avanti da Lookout – è che il problema si estende sopratutto alle applicazioni presenti nel Google Play, il negozio virtuale di Google, nel quale si stima che il 6,5% conterrebbe un adware. Per capire la reale gravità del problema, bisogna prima venire a conoscenza di quello che rappresenta quest’oggi un adware. Una tipologia di virus con l’unico obiettivo di mostrare pubblicità (da ad, annuncio pubblicitario in italiano). Un confine molto sottile, impercettibile, quello che separa un innocuo e a volte utile consiglio pubblicitario ed un adware. Tra le differenze sostanziali, il virus si ripercuote oltre la normale esperienza dell’utente con l’applicazione specifica, ma cosa ben peggiore, una volta cliccato fa delle azioni non comuni. Niente di nuovo tuttavia per Android, che con questa tipologia di problematiche ha già avuto a che fare in passato. Nel dettaglio, secondo quanto riportato dalla ricerca compiuta da Juniper Networks, lo scorso anno il numero di virus malware dedicati ai dispositivi mobili è spaventosamente salito del 614% rispetto all’anno precedente ed il 92% di essi è stato creato appositamente per colpire i dispositivi basati su Android. Tra le difese a cui oggi possiamo fare affidamento, può essere citato un normale antivirus, utilizzabile su PC così come su smartphone, ma alla base dovrebbe esserci il buon senso dell’utente. Basterà infatti evitare il download di applicazioni da siti web che non siano il negozio online Google Play, pur mantenendo alta l’attenzione nei confronti dei programmi scaricati da esso.