“Popolo dell’Ecuador, twittate a Ricardo Patino e convincetelo a farmi entrare nel vostro Paese!“. Questo è il messaggio apparso questa mattina sul profilo Twitter di Edward Snowden, il whistleblower che ha diffuso i leak su Prism, il programma di data mining della National Security Agency (Nsa). “L’America corporativa non ammetterà mai la sua avidità. Ingrandire la classe media non è il loro gioco. Schiavizzare le persone comuni, questo è il loro gioco”, è un altro messaggio tweetato sia in inglese che in spagnolo. Al momento Snowden si trova all’aeroporto di Mosca, come ha confermato Putin, e sembra difficile che abbia il tempo di lanciare tweet nell’etere. Ma l’avvincente storia di Edwards Snowden ha spaccato in due il web: c’è chi lo vede come un eroe, chi come una spia in fuga o un mito. E mentre la gente cerca di farsi un opinione sul giovane analista, in Rete si moltiplicano profili fake sui social network. Su LinkedIn è apparso un profilo che dopo una descrizione professionale chiede consigli sul sussidio di disoccupazione e su come distruggere un passaporto nel microonde. Su Twitter il profilo che ha chiesto asilo politico in Ecuador contra più di 6400 follower. C’è anche chi si spaccia per il cugino di Snowden che vive a Hong Kong. Su Facebook proliferano pagine, gruppi e profili pubblici che sostengono Snowden e la sua battaglia contro la Nsa. Intanto il presidente Obama ha annunciato che gli Stati Uniti non invieranno caccia per intercettare l’aereo di Edward Snowden.