Ad oggi l’attenzione dell’utenza è indubbiamente focalizzata su quei device, denominati smartphone, in grado sì di offrire servizi base come chiamare ed inviare SMS, ma anche capaci di altre, innumerevoli capacità. Dalla navigazione in internet, alla condivisione di foto, video e via dicendo, la natura del cosiddetto “cellulare” è radicalmente cambiata nel corso degli ultimi anni. Trasformandosi da semplice mezzo di comunicazione a vero e proprio terminale interconnesso 24 ore su 24, lo smartphone è un gioiellino tecnologico che non può assolutamente mancare nelle nostre tasche. Ciò nonostante, il segmento di utenza interessata solo ed esclusivamente a terminali base, figli dell’era 1.0 dei telefonini, pare non essere del tutto svanito. Alcuni non hanno nessuna intenzione di cimentarsi nella conoscenza degli smartphone e di tutte le loro caratteristiche, altri non sono semplicemente interessati alla miriade di funzionalità, ritenute accessorie, altri ancora decidono di risparmiare e preferiscono un terminale volto a svolgere esclusivamente il compito base. Tra le aziende da sempre dedite a questo tipo di segmento vi è la finlandese Nokia, sorta negli ultimi anni per il cambio di strategia nel mondo smartphone e le non poche difficoltà di vendita riscontrate ultimamente, in controtendenza agli anni d’oro a cavallo tra la fine dei ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Resta tuttavia interessante il business che gira intorno al settore “low cost”, sul quale l’azienda è da sempre presente e non vuole smettere di esserlo con i suoi prodotti che sia in passato che oggi raccolgono un notevole successo. Ciò che crea non pochi dubbi sono i costi degli accessori che compongono i device, ben più cari del passato: ci si chiede dunque se il colosso finlandese sia in grado di poter guadagnare tramite la vendita di terminali appartenenti alla fascia bassa. La risposta sembra appartenere al modello Nokia 105. Come evidenziato da IHS, il cellulare presentato lo scorso Febbraio nel corso del Mobile World Congress e venduto nei paesi in via di sviluppo, ad oggi pare aver riscontrato un notevole successo. Il costo di produzione comprensivo di materiali e manodopera è intorno ai 14,20 dollari USA, mentre il prezzo di vendita è 20 dollari. Cifre contenute rispetto agli smartphone di ultima generazione? Macché, il margine è di appena 29 punti percentuali, ai quali poi vanno sottratti i costi legati all’immissione nel canale commerciale del telefono e alla spedizione. È indubbio che la domanda nei confronti di questo segmento diminuirà progressivamente ed inesorabilmente, ma è ben noto che, ad oggi, questo tipo di mercato ricopre un ruolo molto importante alla luce dei margini ottenibili.