Alla fine dei conti, parlando a livello di marketing e pubblicità, il “bendgate” non ha certo danneggiato Apple, anzi. Tutta la diatriba attorno alla malleabilità del nuovo iPhone 6 Plus – che si piega se tenuto in tasca per diverse ore – ha dato moltissima visibilità al colosso di Cupertino, fortunato nel vedere un punto di debolezza del suo prodotto appena sfornato trasformato in sovraesposizione mediatica, che ha senza dubbio attirato clienti, che magari si sono spostati verso la versione “base”, nonostante dai primi dati di vendita lo stesso Plus è andato a ruba.
Apple continua a smentire le dicerie sul “Bendgate”, ovvero sulla possibilità che iPhone 6, se tenuto a lungo in tasca, si deformi. E lo ha fatto attraverso tre test davanti ai giornalisti, invitati per l’occasione nella sede di Cupertino: è stato innanzitutto simulato il peso di un adulto che si è seduto sul telefono sia su una superficie morbida, quale potrebbe essere quella di un divano, sia su un tavolo: il melafonino non si è deformato. E ancora: sono state simulate, con una forza di 25 chilogrammi sul centro del telefonino e sui lati, le mani: anche questa prova è stata superata. Il terzo e ultimo test è stato fatto sulle possibili deformazioni orizzontali del device: è stato frapposto tra due blocchi rotanti per sottoporsi a delle torsioni a destra e a sinistra: anche questa volta non è accaduto nulla, l’iPhone 6 Plus è tornato nella sua posizione iniziale.
Il nuovo iPhone è arrivato anche in Italia e i negozi della Apple e più in generale i centri di hi tech sono stati presi d’assalto dai consumatori, in fila da ore per accaparrarsi il gioiello della Mela, nonostante il bendgate. Dai primi dati di vendita raccolti pare che la stragrande maggioranza dei compratori hanno optato per la versione Plus, che sta facendo parlare tantissimo di sé per via della sua propensione a piegarsi se tenuto in tasca per diverse ore. La versione “base” invece è più compatta e resistente. Fatto sta che l’occhio vuole la sua parte e gli utenti hanno preferito il Plus, che a detta di molto è tutto quello che un vero smartphone dovrebbe essere. Il Corriere della Sera, in questa recensione pubblicata online, ha provato entrambi i dispositivi: quale sarà il verdetto?
“I nostri smartphone non si piegano, sono naturalmente ricurvi”. Con questo ironico Tweet, a quanto pare poi rimosso dall’account Twitter di LG, il colosso dell’hi-tech entra nella diatriba sul bendgate sponsorizzando il suo modello con schermo curvo, a differenza dell’iPhone 6 Plus, che si espone a deformazioni. Mentre ci si domanda se si tratti di un vero messaggio o di una bufala, quello che fa più ridere non è tanto la battuta (vera o finta) del competitor di Apple, tanto il fatto che il messaggio sia stato postato sul social network da Lg attraverso un iPhone!
Dopo l’esplosione del cosiddetto “bendgate” e il rischio che iPhone 6 Plus possa piegarsi troppo facilmente se tenuto in tasca, Apple è intervenuta per chiarire la situazione: “I nostri iPhone sono pensati per essere belli e resistenti – fa sapere l’azienda di Cupertino – sono costruiti con alluminio anodizzato, pensato per pressioni e sforzi extra. Hanno anche rinforzi in acciaio e titanio e il vetro più resistente che c’è nell’industria degli smartphone”. “Con un utilizzo normale – si legge ancora – è estremamente raro che il dispositivo si possa piegare e nei primi sei giorni di vendita solo 9 clienti ci hanno contatto per l’iPhone 6 Plus”.
Ovviamente con lo sbarco dei nuovi telefonini Apple, iPhone 6 e iPhone 6 plus, anche in Italia sono arrivate senza tardare le prime offerte delle compagnie telefoniche mobile. Infatti, come ben sappiamo, sono un po’ di anni che le compagnie permettono ai clienti di stipulare un contratto telefonico di una certa durata, dilazionando i pagamenti mensilmente e permettendo di accaparrarsi i nuovissimi gioiellino della Mela (ma non solo) a costo zero. La TIM, per l’uscita dei nuovi melafonini, ha pensato di attivare la tariffa Tim Special Unlimited, che costerebbe 49 euro al mese con chiamate e messaggi illimitati e 3GB di Internet, con rate mensili differenti a seconda del cellulare che si sceglie. Si passa infatti da una rata di 10 euro per 30 mesi per l’iPhone 6 da 16GB, 15 euro al mese per l’iPhone 6 da 64GB, che rimangono 15 euro al mese ma con un anticipo iniziale di 99 euro per l’iPhone 6 da 128 GB. Per l’iPhone 6 plus da 16 GB ci saranno ancora rate da 15 euro al mese per 30 mesi, mentre per quello da 64GB ci vorrà anche un anticipo da 99 euro. La Tre propone due alternative, e cioè l’offerta Top Unlimited e la Top Unlimited Plus. Per quanto riguarda la prima, il contratto stabilisce trenta euro mensili con chiamate e messaggi illimitati e 2 GB di Internet: in più, è previsto un anticipo di 100 euro per l’iPhone 6 da 16 GB, 200 per quello da 64GB e 300 per quello da 128GB. Per gli iPhone 6 plus l’anticipo sarà di 200, 300 e 400 euro rispettivamente per quelli da 16, 64 e 128 GB. Per quanto riguarda Top Unlimited Plus, l’offerta è di 40 euro mensili con SMS e chiamate senza limiti e 7GB di navigazione Internet, con 100 MB sotto rete TIM. In questo caso gli anticipi da versare calano di 100 per ogni categoria.
Il bendgate che sta imbarazzando Cupertino non interessa l’iPhone 6, che ha resistito molto meglio ai test di solidità. Rimane dunque il neo e la gaffe sull’iPhone 6 Plus, che rispetto all’altro modello Apple è, per così dire, decisamente più malleabile, anche a in confronto agli smartphone della concorrenza. In un video postato su Youtube, Lewis Lewis Hilsenteger di Unbox Therapy ha realizzato un test che vede protagonisti anche l’HTC One, l’M8 e il MotoX. Nel filmato si può vedere come a parte un parziale distacco del vetro del display dell’Htc gli altri telefoni non hanno registrato alcun problema. Tra iPhone 6 e iPhone 6 Plus, che sbarcano oggi in Italia, sapete bene quale preferire…
Il nuovo iPhone 6 è diventato l’argomento principale della rete: prima perché tenendolo a lungo in tasta si piega e adesso il problema sembra essere l’aggiornamento iOS 8.0.1, che in pratica rende inutilizzabile il melafonino. Migliaia di utenti hanno infatti affidato le loro lamentele alla rete ed è panico: “rimpiango i tempi in cui il mio telefono era davvero un telefono”, scrive un’utente su Twitter. Per chi è caduto nell’inghippo, Apple sta lavorando per creare IOS 8.0.2 che è già disponibile da oggi e che dovrebbe proprio risolvere i problemi causati dal precedente IOS 8.0.1. Per ovviare al problema è necessario sbloccare il telefono resettandolo con iTunes.
Tutti in fila per acquistare il tanto atteso iPhone 6. A Roma le tante persone in attesa non si aspettavano di essere accolti a colpi di uova e farina da un gruppo di militanti del Blocco Studentesco: è accaduto di fronte all’Apple Store di Porta di Roma. E dopo l’episodio, i manifestanti hanno distribuito volantini con su scritto: “Ieri trincea e baionetta. Oggi un iPhone che ti aspetta”. Anche a Milano, in centinaia, si sono recati al centro commerciale di Carugate per acquistare il nuovo iPhone. C’è addirittura chi ha passato la notte in macchina o chi è arrivato davanti al centro commerciale alle 4 del mattino pur di essere tra i primi a comprare il melafonino ed evitare la lunga attesa, che, tuttavia, è stata alleggerita dallo staff Apple che ha offerto caffé e brioche a tutti.
Il nuovo melafonino fa strage anche in Italia: martedì 23 settembre sono partiti i preordini dell’iPhone 6 e Plus ed è stato un vero e proprio boom di richieste nonostante i prezzi base partano rispettivamente da 729 Euro e da 839 Euro. Dal 26 Settembre 2014 i gioiellini made in Cupertino si potranno acquistare direttamente nei negozi. Intanto dopo gli oltre dieci milioni di pezzi venduti in una settimana, arrivano le prime “critiche” sul modello Plus in alluminio: pare che il telefono, se tenuto in tasca a lungo, si pieghi. A dimostrarlo le foto sui social network e, soprattutto su Twitter, e poi un video a firma di Lewis Hilsenteger, un blogger famoso in ambienti tecnologici. In pratica, dopo le voci che sono circolate sul web, il blogger ha voluto fare un test per spiegare cosa succede al cellulare nel caso non venga trattato con delicatezza. Oltre a confermare le voci della leggera deformazione dell’alluminio, Lewis ha provato quanto il telefonino fosse in grado di resistere alla pressione di due pollici. Il risultato? È riuscito a piegare la parte superiore del suo cellulare, all’altezza dei tasti volume. Lo stesso test è stato fatto su un Galaxy Note 3, che ha invece resistito alla pressione delle dita. Tuttavia, non è una novità, che i lanci della Apple siano sempre seguiti da polemiche e critiche dei prodotti. C’è da dire che i nuovi iPhone 6 hanno superato indenni i test di caduta e di resistenza all’acqua, battendo gli iPhone precedenti e la concorrenza. Per il momento dalla Apple non arriva nessun commento sulle lamentele che girano sul web. (Serena Marotta)