I siti di streaming illegale di serie tv e film sono corsi ai ripari dopo che la Guardia di Finanza ha lanciato un’operazione di oscuramento. Per giorni siti come GurdaSerie, Altadefinizione, Cb01 ed Eurostreaming sono risultati bloccati, inaccessibili per chi evidentemente non si cura del fatto che trasmettano contenuti illegalmente. Nelle ultime ore però qualcosa è cambiato: qualcuno di loro è tornato online dopo aver cambiato dominio. Il successo di questi siti è dato anche dal fatto che offrono contenuti sottotitolati poco dopo la loro uscita all’estero. Ma la “pacchia” è finita, come dimostra il caso di Italiansubs. «A partire da oggi 15 settembre 2018 non troverete più su questo sito alcun sottotitolo di serie TV, film o documentario per il quale non disponiamo dell’autorizzazione del titolare del copyright. Questo accade a seguito di segnalazioni di utilizzi impropri e illeciti da parte degli organi di controllo. Ribadiamo dunque che d’ora in poi sarà impossibile caricare, scaricare e condividere in generale sottotitoli in violazione delle norme poste a tutela del Diritto d’Autore». Gli amministratori di Italiansubs hanno annunciato la chiusura del forum per una settimana e lanciato un appello agli utenti affinché gli aiutino con delle donazioni per «coprire le spese legali e tenere in piedi il sito per i prossimi mesi» visto che «per gestire questa vicenda abbiamo dovuto ricorrere alla consulenza di un legale e, ovviamente, c’è una parcella da pagare». (agg. di Silvana Palazzo)
SITI DI STREAMING ILLEGALE STANNO TORNANDO ONLINE
Lo streaming illegale è tornato operativo a pochi giorni dall’oscuramento dei principali siti di streaming pirata come Altadefinizione, Cb01, Guardaserie, CinemaGratis e ItaliaSerie. Quella della Guardia di Finanza sembra una battaglia persa in partenza visto che mesi di indagini delle forze dell’ordine sfumano con un semplice cambio di dominio. I pirati del web con estrema facilità riescono ad aggirare i blocchi imposti dalle autorità italiane. A questo punto, appare evidente che l’unico modo per combattere lo streaming illegale è sensibilizzare gli spettatori ad un uso consapevole dei contenuti, un compito difficile in un’era in cui internet è sinonimo spesso di gratuità. Due anni dopo l’oscuramento di 152 siti web, la Guardia di Finanza è tornata a colpire lo streaming illegale bloccando l’accesso alle famose piattaforme illegali italiane. Ma oggi molte di queste sono già tornate operative, con il semplice escamotage del cambio di dominio. Quello che è avvenuto in questi giorni è un copione già visto.
ALTADEFINIZIONE, CB01, EUROSTREAMING E GUARDASERIE CHIUSI?
Il business dello streaming illegale rende bene ai pirati del web che, attraverso pubblicità invasive riescono a trarre profitto. Il fatturato dello streaming online si basa su persone comuni, famiglie normali che invece di guardare un film su Sky o Netflix preferiscono accettare il compromesso gratuito, ma illegale, con i siti pirata. La pirateria è sempre esistita, c’era già prima della nascita di Altadefinizione e Cb01, ma oggi è la facilità di accesso a questi servizi che fa la differenza. La pirateria online non sembra frenarsi. Come riportato dal Corriere della Sera, nel 2017 una ricerca della Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali aveva evidenziato come il 37% della popolazione adulta ha guardato illegalmente serie tv e altri programmi. I maggiori fruitori sono i ragazzi. Tra i 10 e i 14 anni la percentuale sale al 44%. Un danno molto grande per l’economia italiana: si stima di oltre un miliardo di euro.