È stato un successo il lancio mediante il razzo Vega ed è finalmente in orbita Prisma, il satellite interamente “made in Italy” che avrà il compito non solo di studiare i cambiamenti climatici globali ma di offrire un nuovo approccio allo studio dell’ambiente grazie a degli innovativi sensori. Semplificando alcune delle tecnologie di cui Prisma è dotato si può dire che il satellite sarà dotato di una sorta di super-vista che analizzerà anche il modo in cui gli oceani e l’atmosfera interagiscono tra di loro e gli effetti susseguenti sulle attività umane. Dopo il lancio avvenuto nella base europea di Kourou, nella Guyana francese, dunque la sua missione è ufficialmente iniziata anche se sarà necessaria una fase di testing prima che Prisma (acronimo di Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) diventi pienamente operativo, cose che dovrebbe avvenire secondo i responsabili del progetto a partire dal prossimo giugno. (agg. di R. G. Flore)
PROTEGGERA’ L’AMBIENTE CON UN SENSORE
E’ stato lanciato in orbita Prisma, il satellite tutto italiano dell’Asi, l’agenzia spaziale italiana. Come riferiscono i colleghi di Repubblica, si tratta del primo nel suo campo dotato di un sensore iperspettrale di enorme potenza, capace di analizzare la composizione chimica di quello che osserva. Prisma sarà quindi in grado di osservare e analizzare il tetto di una casa, il livello di inquinamento, la qualità dell’aria, le piante, e via discorrendo: ogni cosa che osserverà verrà analizzata. Sarà quindi uno strumento fondamentale e di aiuto in numerosi campi, a cominciare dalla sicurezza e dal controllo dell’ambiente, passando per l’agricoltura, e arrivando fino alla sicurezza nazionale. Prisma è stato costruito dalla Ohb insieme alla Leonardo, azienda attiva nei settori della difesa e dell’aerospazio, il cui maggiore azionista è il ministero delle finanze, realizzato fra Milano e Firenze. Il lancio era programmato per le 2:50 della notte fra giovedì 21 e venerdì 22 marzo, e tutto è andato come previsto in quel della base spaziale europea di Kourou, nella Guiana Francese. Un viaggio tra l’altro realizzato con il lanciatore Vega, fabbricato a Roma dalla Avio.
SATELLITE ITALIANO PRISMA LANCIATO NELLA NOTTE
Una missione totalmente italiana che sarà fondamentale per tenere sotto controllo l’inquinamento, ma anche i cambiamenti ambientali, il supporto delle risorse naturali e le emergenze. Ma come funziona nel dettaglio questo super satellite? «La tecnologia iperspettrale – scrive Repubblica – analizza la rifrazione della luce. Ogni materiale ha una propria firma spettrale, una impronta, una combinazione unica di colori, detti bande spettrali». Prisma sarà in grado di analizzare questa firma ad una velocità di 27mila chilometri ogni ora, identificando un oggetto o risalendo alle caratteristiche di una determinata area. La missione di Prisma durerà cinque anni, e tale satellite sarà osservato da vicino dall’Esa, l’agenzia spaziale europea, che ne sta costruendo uno simile. «@SatellitePrisma è stato lanciato con successo! – l’annuncio di Leonardo su Twitter subito dopo il grande evento – la sala LEOP del #FucinoSpaceCenter ha ricevuto il primo segnale! E’ stata una bellissima nottata trascorsa assieme ai colleghi presenti a Kourou e quelli collegati dal nostro stabilimento di Campi Bisenzio»