Nasr al-Din Amer, leader degli Houthi dello Yemen, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato degli scontri in mare con Stati Uniti e Gran Bretagna. In precedenza il gruppo di ribelli aveva affermato che avrebbe colpito soltanto le navi legate a Israele, ma ciò non è avvenuto. “Questo fino a che Usa e Uk non ci hanno bombardati. Da allora sia le loro navi militari sia quelle civili sono diventate un obiettivo legittimo”, ha affermato.
Gli Stati Uniti hanno reagito attaccando diverse zone, ma secondo gli Houthi questo non ha intaccato la loro forza. “Hanno colpito vecchie basi già bombardate durante la guerra con la coalizione internazionale che ci ha combattuto per 9 anni. C’erano i sauditi a metterci la faccia, ma spesso partecipavano aHouthinche aerei americani. Quindi niente di nuovo. Avevano quelle geolocalizzazioni e le hanno usate. Uno show. Non ci hanno fatto nulla. Il gruppo dunque non ha dubbi in merito al fatto che avrà la meglio. “Siamo uniti contro Israele per difendere Gaza. In più abbiamo il vantaggio della geografia. Conosciamo la nostra terra, le nostre montagne, sappiamo dove nasconderci mentre il nemico è in mare e non ha nulla per ripararsi”.
Houthi, il leader Nasr al-Din Amer racconta il conflitto con Usa e Uk
Per gli Houthi, come ribadito dal leader Nasr al-Din Amer, non è soltanto una guerra religiosa. “Hamas è sunnita. La Jihad Islamica è sunnita. I palestinesi sono sunniti. Non è una questione di sette, ma di essere schiavi degli americani oppure no. Le monarchie della regione sono al servizio degli Usa. Alcuni servi, altri non vogliono pagare il prezzo della libertà. Noi sappiamo che è alto: ci hanno bombardato, ma ora siamo liberi”.
Il numero uno dei ribelli dello Yemen, tuttavia, ha escluso il coinvolgimento dell’Iran. “Un blocco navale non sarebbe un problema perché sappiamo fabbricare completamente le armi nel nostro Paesi. La tesi che riceviamo aiuti dall’Iran è falsa. Durante i 9 anni di guerra, il mare era chiuso, il confine con l’Arabia anche, ma i nostri depositi si sono riempiti con armi sempre più efficienti”, ha concluso.