I Jalisse devono rimandare ancora il ritorno sul palco del Festival di Sanremo: a La Volta Buona il ‘backstage’ del 29esimo rifiuto.
Anche quest’anno non si è realizzata la loro ‘volta buona’: niente Sanremo 2026 per i Jalisse che, nel salotto di Caterina Balivo su Rai Uno, commentano il 29esimo rifiuto consecutivo. Per il duo, unito dall’amore e dalla passione in comune per la musica, non si tratta di una bocciatura; ormai il ‘no’ dell’Ariston è considerato un concetto a priori e osservare con ironia alla scelta di Carlo Conti di non includerli nei cantanti in gara è, a detta loro, l’unica arma vincente.

La prima a prendere la parola è Alessandra Drusian che sottolinea come fossero purtroppo consapevoli della loro assenza a Sanremo 2026 ancor prima dell’annuncio ufficiale di Carlo Conti. “Ci siamo rimasti male? Ormai l’avevamo capito, nessun messaggino o notizia… Dobbiamo ironizzare sulla cosa, esorcizzare”. Fa eco al suo ragionamento il marito e collega, Fabio Ricci, che aggiunge: “L’ironia è un’arma importante, c’è di fondo un’ingiustizia e ringrazio tutti sui social perchè ci adorano. Se noi continuiamo è perché vediamo che c’è grande riscontro, stiamo leggendo dei commenti notevoli”.
I Jalisse a La Volta Buona: “Per Sanremo 2026 presentate 3 canzoni, poi…”
A proposito dei commenti emersi sui social, Fabio Ricci dei Jalisse – ospiti a La Volta Buona – pone l’accento su alcuni termini specifici utilizzati dai fan: “Qualcuno ha scritto ‘mobbing’, qualcuno ‘stalking al contrario’…”. Resta però la capacità di ironizzare sulla vicenda aspettando che un giorno qualcuno accetti di riportarli sul palco in gara. Nel frattempo, Alessandra Drusian aggiunge un ulteriore retroscena sul 29esimo rifiuto al Festival di Sanremo 2026. “La nostra etichetta discografica aveva presentato 3 canzoni, Carlo Conti ne ha scelta una e ha dato delle indicazioni… Poi non abbiamo saputo più nulla”.
