214 milioni di fatturato nel 2024, un modello operativo basato su asset light e partner immobiliari. Crescita concentrata sui tre cardini di tradizione: montagna, mare e urban. È la sinossi dell’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore da Alberto Peroglio Longhin, il nuovo amministratore delegato di TH Resorts, uno dei principali player italiani specializzato nel segmento leisure, attivo nella gestione di 32 strutture tra hotel, villaggi e resort.
Il futuro del gruppo sembra procedere sicuro su una strada definita, basata su tre ambiti di sviluppo e l’obiettivo ambizioso di crescita: “Entro i prossimi 12-18 mesi – ha detto Alberto Peroglio Longhin – avremo un’impalcatura solida per fare una crescita organica, coerente con la nostra credibilità finanziaria. L’obiettivo è guardare alla Borsa nell’arco di cinque anni. Nel frattempo, TH Resorts ha chiuso il 2024 con 214 milioni di euro di fatturato e un Ebitda di 11,2 milioni, con 1100 dipendenti a tempo pieno e 4 mila stagionali l’anno”.
TH Resorts è partecipata pariteticamente dalla Solfin di Graziano Debellini e da Cdp Equity al 46%, e da ISA per il restante 8%. Il modello di business di TH (impostato negli anni Settanta, rivolto soprattutto alle vacanze delle famiglie) resterà asset light:
“Operiamo come gestori – afferma Peroglio – e in ogni struttura abbiamo un partner immobiliare, sia che si tratti di Cassa Depositi o di fondi immobiliari, di banche o family office o famiglie proprietarie di un immobile. Il confronto con gli azionisti è aperto, e in questa fase stiamo definendo il piano industriale, ma posso anticipare che le aperture si concentreranno su tre pilastri. Il primo è sempre la montagna, dove siamo nati: lì registriamo le migliori remunerazioni e risultati in termini di marginalità”.
Sulle terre alte l’intenzione di TH è quella di crescere con due o tre strutture in Piemonte, Val d’Aosta, Trentino e Veneto. Il secondo asset riguarda il mare, che vedrà sia una crescita numerica sia un’azione di razionalizzazione, “perché uno dei temi forti- spiega Peroglio – è caratterizzare l’identità e segmentare”.
E, infine, il terzo pilastro è il cluster “urban”, dove oggi TH Resorts conta tre strutture: “Intendiamo crescere nelle città – afferma – e stiamo affinando delle valutazioni strategiche. Noi siamo leader in montagna e un operatore di riferimento per il balneare in Sicilia, Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria e all’Elba, ma per affacciarsi al segmento città bisogna soppesare attentamente la modalità di proposta e la tipologia di prodotto”.
In termini di prenotazioni, intanto, la montagna estiva “sta crescendo molto bene. In questo momento stiamo registrando un +20% di prenotazioni, che si concentrano soprattutto sul prodotto mare. A oggi abbiamo in portafoglio il fatturato che è pari al consuntivo dello scorso anno. Le presenze invernali in montagna vedono una buona crescita del mercato polacco e in genere la componente straniera incide per il 40% delle presenze, mentre il mare d’estate ha una presenza straniera che si aggira sul 20% contro l’80% di clientela italiana”.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.