A Uno Mattina in Famiglia si parla dei padri separati con figli, ed in particolare di quei genitori che non riescono ad arrivare a fine mese dopo appunto la separazione. In collegamento vi era Luigi Ronzulli, creatore della onlus ‘Adottiamo i padri separati’: “Case così in Italia ce ne sono molto poche, è un fenomeno in crescita negli ultimi anni, parliamo di 800mila persone (riferito ai padri separati in difficoltà economiche ndr), e in tutta Italia ci saranno una decina di casi. Noi accogliamo i padri in difficoltà e cerchiamo di trovare i fondi necessari per aiutare il padre”. E ancora: “Solitamente il padre separato è una persona che lascia in genere la famiglia, si trova senza una risorsa abitativa, quindi deve trovare una locazione e spesso non ha le garanzie per pagare l’affitto quindi nessuno gli affitterà mai. Troviamo persone che devono ricorrere ad alloggi di fortuna, l’ultimo padre che è venuto da noi viveva in una tenda in un parcheggio pagando 14 euro al giorno, delle storie terribili”. Poi Ronzulli ha aggiunto: “Se uno guadagna 1.400 euro mettiamo in conto che metà va nel mantenimento dei figli e con le altre spese deve mantenersi e pagarsi un legale. Se l’Istat dice che una persona con 800 euro di reddito al mese è povero, un padre separato è anche più che povero”.
Alessandra Cagnazzo, avvocato matrimonialista, è intervenuta in studio sulla vicenda dei padri separati, spiegando: “Non è una questione di sesso, i padri sono statisticamente quelli che lasciano la casa famigliare dopo separazione e il padre deve affrontare una serie di spese che prima non erano previste. Alcuni di queste famiglie non possono permettersi una separazione perchè vivono già una condizione di estremo limite”. E ancora: “I padri solitamente escono di casa perchè quando ci si separa si tutela il soggetto più debole, ovvero i figli. Bisogna scegliere un posto in cui farli vivere. Poi si entra nella storia della famiglia, si cerca di capire qual è il genitore che ha accudito il figlio in un modo più presente, e quando i figli hanno una tenera età di solito restano con la madre, non è un luogo comune. Sono molti i casi di questi padri che non possono garantire ai figli le stesse comodità della casa in cui sono cresciti. Se c’è una buona comunicazione fra genitori, non è raro che si scelgano gestioni di figli alternate nella stessa casa”.
PADRI SEPARATI, RONZULLI: “IL PROBLEMA PRINCIPALE E’ L’ABITAZIONE”
Luigi Ronzulli ha ripreso la parola, parlando sempre dei padri separati: “Il problema principale è l’abitazione. Se non ci fossero le sensibilità delle persone noi non avremmo potuto aprire una delle poche case in Italia. La realtà dei padri separati è abbandonata e impopolare, non ci sono personaggi pubblici o politici che ci mettono la faccia, a nessuno interessa. La sofferenza è uguale per tutti, ma il padre vive nel silenzio perchè non può raccontare la sua storia”.
Di nuovo l’avvocato: “Ci sono casi in cui i figli sono collocati con il padre e si cerca di estendere la permanenza dei figli con il padre. Per evitare lo sbilanciamento bisognerebbe fare in modo che lo stato metta a disposizione dei padri indigenti degli alloggi gratuiti e anche dei sostegni economici. Patti prematrimoniali? Sono indispensabili”. Ronzulli ha concluso: “Servono gli aiuti e poi bisogna cambiare le separazioni: non continuiamo a fare vittime se no la famiglia farà paura”.