L'IDIS nel 2025 prevede delle nuove regole, cambiando sia i tempi per far domanda e sia i requisiti per aderirvi.

L’ultima manovra di bilancio ha apportato delle modifiche interessanti all’IDIS 2025, nonché all’indennità che viene corrisposta ai lavoratori dello spettacolo. Tra i cambiamenti di cui parleremo presto, non c’è soltanto la durata, ma anche i requisiti minimi per farne richiesta.

I dettagli sono stati comunicati in via ufficiale dall’ente previdenziale con la circolare numero 101, risalente a quest’anno. Tuttavia, le modifiche sono favorevoli ai lavoratori (sia dipendenti che autonomi), ampliando così la platea di potenziali beneficiari.



I nuovi requisiti minimi dell’IDIS 2025

I requisiti minimi dell’IDIS 2025 sono stati rivisti. Resta sempre l’obbligo, per i lavoratori sia dipendenti che autonomi interessati a beneficiarne, l’iscrizione al fondo ex ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo, ora integrato nell’INPS), dedicato alla previdenza dei lavoratori dello spettacolo. Grazie alla legge di bilancio numero 207 dell’anno precedente, le condizioni minime sono da rivedere. Tra le principali modifiche emergono due novità di rilievo. La prima riguarda la riduzione del numero minimo dei giorni lavorati con versamento contributivo (ora 51 giorni, rispetto ai precedenti 60); la seconda fa riferimento a un limite reddituale più elevato (portato a 30.000 € annui).
Resta invariata la modalità di calcolo dell’indennità riconosciuta ai lavoratori dello spettacolo, pari al 60% della retribuzione media percepita. Tuttavia, è possibile presentare la domanda IDIS nel 2025 entro una scadenza più estesa rispetto al passato: entro il 30 aprile, anziché il 31 marzo.



Beneficiari, regole variate e requisiti

Abbiamo detto che l’IDIS 2025, ha cambiato alcune regole. I beneficiari, però, restano gli stessi di sempre: chi ha aderito al Fondo Pensione per i Lavoratori dello Spettacolo e rientra in una delle seguenti categorie:

  • Lavoratori autonomi, inclusi collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co);
  • Lavoratori con contratti a termine nell’ambito dell’attività di spettacolo;
  • Lavoratori con contratti a termine non direttamente connessi allo spettacolo, ma impiegati da produttori cinematografici, tecnici del settore e addetti alle cabine di proiezione.

Fatte salve le nuove regole (riduzione dei giorni contributivi e aumento del limite reddituale a 30.000 €), restano esclusi dall’indennità i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato (salvo contratti intermittenti), coloro che non risiedono fiscalmente in Italia da almeno un anno e i non appartenenti all’UE.



Per quanto tempo viene pagata l’indennità di discontinuità?

L’indennità di discontinuità, nel 2025, destinata ai lavoratori dello spettacolo, è riconosciuta in misura pari al 60% della retribuzione media giornaliera. Per quest’anno, il valore massimo riconosciuto è di 57,32 € al giorno. Il pagamento avviene in un’unica soluzione, mentre la durata dell’indennità è pari a un terzo delle giornate contributive accreditate (con un massimo di 312 giornate).
Dal 1° gennaio di quest’anno – come ulteriore novità – i lavoratori dello spettacolo non saranno più tenuti a frequentare corsi di aggiornamento o formazione, requisito che in passato era obbligatorio per ricevere l’IDIS 2025.