L’ex eurodeputata Eva Kaili, invischiata nello scandalo Qatargate, ha tirato in ballo la mitologia greca per sostenere la propria difesa e soprattutto la propria innocenza. Tramite il suo avvocato ha spiegato che non farà la fine di Ifigenia, la famosa figlia primogenita di Agamennone e di Clitennestra che viene sacrificata. «Non diventerò Ifigenia» ha spiegato, come a dire che non pagherà lei per tutti. «Kaili non ha alcun coinvolgimento con i soldi che sono stati trovati – ha poi aggiunto il suo avvocato Michalis Dimitrakopoulos, ai microfoni della tv greca ANT1 – tranne che lei stessa era nella casa in cui è stato trovato il denaro».
Ma chi era Ifigenia? Come detto sopra si tratta di un personaggio della mitologia greca, figlia primogenita di Agamennone e di Clitemnestra. La stessa è stata protagonista di un sacrificio per provare a calmare le acque del mare su cui dovevano navigare il padre e Menelao verso Troia. Una burrasca, secondo quanto si racconta nella mitologia greca, impedì alle imbarcazioni dell’esercito di proseguire il proprio viaggio, di conseguenza Agamennone interpellò l’indovino Calcante per capire quale fosse il responso degli Dei nei suoi confronti e dei suoi uomini.
EVA KAILI E IFIGENIA: IL SACRIFICIO DELLA FIGLIA DI AGAMENNONE
La profezia fu terribile: la quiete del mare si poteva placare solamente con un sacrificio, quello appunto della giovane Ifigenia, la figlia più grande dopo Elettra e Oreste. Clitenestra, la moglie di Agamennone, all’udire tali parole svenne dalla paura, ma Agamennone, su consiglio di Menelao, andrò a chiamare Ulisse e Diomede dicendo loro di andare a prelevare Ifigenia, nel frattempo ignara del destino crudele che l’aspettava.
Ifigenia venne convinta con la scusa di dover incontrare il valoroso Achille, pronto a sposarla, ma quando si accorse di ciò che stava per attenderla provò a svincolarsi, invano. Impossibilitata a liberarsi si fece quindi condurre all’altare per soddisfare il volere degli Dei. Agamennone non osò guardare mentre la figlia venne sacrificata e lo stesso avvenne per Clitennestra, che nel contempo lo maledisse sottovoce e meditò vendetta.