Fa discutere la decisione della chiesa di San Giovanni Battista a Molenbeek, in Belgio, di ospitare circa 500 persone per festeggiare l’Iftar, la fine del periodo del ramadan che si è celebrato nella giornata di domenica. Come riferito dai media locali l’evento è rientrato nelle iniziative per la candidatura a Molebeek come capitale europea della cultura 2030, ma come detto sopra ha creato non poca polemica.
L’Iftar è il primo pasto dopo il digiuno del mese del Ramadan, il periodo sacro che viene celebrato dai musulmani; un evento a cui hanno partecipato più di 500 persone provenienti da contesti culturali e sociali diversi, che appunto si sono ritrovate in un luogo che solitamente non celebra queste giornate come appunto una chiesa cattolica, tra l’altro nel periodo di Quaresima come quello attuale. L’iniziativa è stata organizzata dal comitato Molenbeek For Brussels 2030 come parte della sua candidatura per il titolo di Capitale Europea della Cultura, ed ha visto anche la partecipazione di associali locali nonché di residenti di Molenbeek. Obiettivo, mostrare la solidarietà e la generosità decisamente radicate nella comunità locale.
IFTAR IN UNA CHIESA DI MOLENBEEK: L’EVENTO INCLUSIVO CHE FA DISCUTERE
Del resto lo slogan dell’evento si chiamava proprio Sadaka, che significa generosità in diverse lingue. “Questi valori di solidarietà e generosità, riflessi nello spirito di Sadaka presente in varie culture, sono al centro di questa candidatura. Questo è ciò che vogliamo mostrare all’Europa”, sono le parole di Fatima Zibouh e Jan Goossens, co-leader di Molenbeek For Brussels 2030.
Durante l’evento sono stati offerte dei pasti caldi, ma anche bevande e dolci preparate dalla comunità locale e poi donati ai partecipanti, inoltre è stata suonata della musica da parte dei membri delle comunità musulmane e cristiane di Molenbeek. I quotidiani locali fanno notare come a nove anni dagli attacchi terroristici di Bruxelles (22 marzo 2016, esattamente dieci anni prima l’Iftar) e a dieci da quelli di Parigi (novembre 2025), Molenbeek punta a superare lo stigma che per molti anni ha interessato la comunità locale, affermando la ricchezza della diversità culturale.
IFTAR IN UNA CHIESA DI MOLENBEEK: LE REAZIONI SU INTERNET
Virali le foto della navata della chiesa di San Giovanni Battista con le tavole imbandite e a festa, su sedie di legno che solitamente sono occupate dai fedeli durante le funzioni religiose cattoliche. L’incontro era comunque aperto a tutti i fedeli, non soltanto ai musulmani e a coloro che hanno praticato il Ramadan, con l’organizzazione che ha sottolineato che: “ciò che ci unisce è molto più grande di ciò che ci divide”.
Su internet il popolo si è diviso, fra chi si è detto favorevole a quanto avvenuto, ma sono stati per lo più i contrari, come ad esempio che ha scritto che “le chiese sono luoghi sacri e consacrati della fede cristiana”, aggiungendo: “Presumo che nello spirito di ‘scambio culturale e inclusività, una moschea verrà requisita per organizzare un banchetto misto a Natale”. Un altro ha aggiunto “Il Belgio è caduto “, si legge sul social network X, ex Twitter. Un momento di condivisione che ha in realtà riflettuto una spaccatura sul web.