Ecco perché sempre più persone stanno visitando il piccolo borgo di Aquara, un vero gioiello nel cuore del Cilento
Alla scoperta della pacifica Aquara, il borgo dall’aria pura dove il tempo scorre lento. Ecco perché sempre più persone lo visitano.
Incastonato tra le colline del Cilento, a circa 500 metri sul livello del mare, sorge Aquara, un piccolo gioiello campano dove la natura, la storia, la cultura e la salubrità dell’aria si incontrano in una fusione quasi perfetta. Il nome stesso di questo borgo, che risale a tempi antichissimi, richiama la ricchezza delle sorgenti d’acqua che caratterizzano il territorio e che attirano ogni anno una gran quantità di turisti.
Aquara è un luogo dove il verde regna sovrano e dove l’aria, limpida e leggera, è da sempre considerata un toccasana, tanto che i medici della celebre Scuola Medica Salernitana ne consigliarono il soggiorno ai bambini per rafforzarne la salute. Ma vediamo meglio tutte le curiosità su questo borgo e perché è da vedere almeno una volta nella vita.
Aquara, un patrimonio da scoprire
Aquara non è solo un angolo incontaminato, ma anche un centro ricco di storia. Le sue origini risalgono all’epoca greca ma nel corso dei secoli ha conosciuto il dominio degli Etruschi, dei dei Lucani, dei Romani, dei Bizantini, dei Normanni fino agli Aragonesi. Il borgo era un tempo fortificato da mura, torri e una rocca oggi ancora visibile, dalla quale si può godere di una vista impareggiabile sulle vallate circostanti.
Camminando per le sue strade strette, si percepisce immediatamente la stratificazione di civiltà che vi hanno lasciato il segno. La Chiesa di San Nicola di Bari, con le sue tre navate e la statua del Santo incastonata in una nicchia barocca, rappresenta uno dei principali luoghi di culto del paese.

Altrettanto suggestivi sono il Palazzo Ducale del XII secolo, con il suo chiostro affrescato e la fontana monumentale, e la Chiesa di Santa Maria del Piano, voluta da San Lucido tra il 1020 e il 1030 al cui interno si può ammirare un affresco del pittore Bargellini.
Le celebrazioni religiose e folkloristiche sono parte integrante dell’identità di Aquara. Il 28 luglio si celebra la festa del Santo Patrono Lucido, seguita in agosto da quella di San Rocco, legata alla protezione degli appestati e risalente al periodo della peste del 1656. A queste si aggiunge la Festa della Madonna del Piano, che richiama ogni anno numerosi fedeli e visitatori.
Natura, silenzi, rigenerazione
Chi arriva ad Aquara, spesso cercando una pausa dalla frenesia della città, trova un luogo quasi incantato, dove la qualità dell’aria è subito percepibile, dove si può passeggiare tra pinete rigogliose come quelle di Macchie o della Pineta Jannace, dove la presenza dell’acqua (tra il fiume Calore, i mulini stirici e i torrenti) accompagna la vita lenta del paese.
Non è raro imbattersi in resti archeologici di valore, come quelli dell’Abbazia Benedettina di San Pietro, accanto ai quali si trovano anche vestigia di una villa rustica romana risalente al I secolo a.C. Oltre a tutto ciò, il clima mite fa di Aquara una meta ideale per chi cerca silenzio, pace, salute e serenità.