• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Turismo e Viaggi » IL CASO/ L’ultimo attacco pieno di balle del Fatto Quotidiano al turismo di montagna

  • Turismo e Viaggi
  • Viaggi, hotel e vacanze

IL CASO/ L’ultimo attacco pieno di balle del Fatto Quotidiano al turismo di montagna

Non è certo un momento facile per il turismo di montagna. Che deve fare i conti anche con un duro attacco condito da numeri falsi

Alberto Beggiolini
Pubblicato 9 Dicembre 2020
(Pixabay)

(Pixabay)

Un durissimo attacco al mondo-neve (sci e indotto), in un momento particolarmente difficile come questo (con impianti di risalita chiusi almeno fino a dopo l’Epifania, alberghi altrettanto in stand-by, vuoti e in attesa di futuri, incerti clienti, centri turistici desertificati, divieti di spostamenti, il tutto per di più con la beffa delle copiosissime nevicate di queste ore), è arrivato da un blog di un quotidiano in versione on-line, in un articolo che fin dal titolo vorrebbe confutare le sofferenze del comparto, riportando la sua verità “facendo due conti”. L’analisi si basa su una premessa che somiglia già a una grossolana provocazione: “Gli sciatori si sono ridotti a una fascia calcolata tra l’1 e il 2 per cento, e fanno parte della classe più ricca, tra cui sicuramente si contano numerose tribù di evasori-elusori fiscali. Eppure, la pratica dello sci fruisce di impianti e piste largamente finanziati dagli Stati e dalle Regioni con i soldi delle tasse di tutti”.


Il secondo treno panoramico più bello del mondo è in Italia: la classifica mondiale


“Che gli sciatori siano la classe più ricca non è assolutamente vero – replica Valeria Ghezzi, la presidente dell’Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari) -. Gli sci club portano a sciare tantissimi appassionati di tutti i ceti e censi. Spesso lo sci è scelto dai genitori perché attività sportiva sana e all’aria aperta e i prezzi per loro sono calibrati dalle società impianti sulle loro possibilità di spesa (uno stagionale ragazzi sci club con attrezzatura a noleggio e maestro non costa molto di più di alcuni corsi di altri sport che si praticano in città per i ragazzi). Parlare di “tribù di evasori ed elusori” è un’affermazione al limite della diffamazione: immagino evasori elusori siano riscontrabili non di più e non di meno in tutte le categorie di persone, tra i quali magari anche i giornalisti del Fatto (comprese le persone non abbienti, che per uno sconto rinunciano allo scontrino)”. 


È il lago più bello d'Italia, ma non tutti lo conoscono: un incanto


Altro punto sollevato riguarda i presunti beneficiari nei territori montani. “Ci sono quasi 5mila e 900 comuni in tutte le Alpi, dove vivono poco più di un milione e mezzo di persone. In Italia solo 23mila persone vivono nelle zone sopra i 1500 metri, quasi 93mila tra i 1200 e i 1499, altrettanti sopra i mille metri, e ancora centomila circa più in basso, a quote dove non si scia quasi più. La nuova amministrazione ‘ribelle’ della Regione Val d’Aosta (126mila abitanti) dichiara ufficialmente che circa il 75% della popolazione si concentra nei 28 comuni che formano la valle centrale non montana”.


TURISMO/ Sostenibilità, innovazione e le nuove tendenze per il settore THS


“Dire che vi sono parti della Val d’Aosta non montane è un’eresia – replica secca la presidente Ghezzi -. In Trentino i lavoratori vivono in valli a 6-700 m di quota e vengono tutti i giorni a lavorare sopra i 1400mslm (e spesso con la loro auto, perché i trasporti pubblici non funzionano come a Roma e Milano). In realtà gli impiantisti fanno anche presidio del territorio, sotto il profilo idrogeologico, sotto quello degli incendi e in generale del controllo. Gli impianti di risalita permettono che la montagna e la sua straordinaria bellezza non siano appannaggio di un’élite, di pochi eletti in grado di arrivare in cima, ma siano accessibili a tutti, adulti, bambini, giovani e meno giovani”.

Ma proprio sugli impianti di risalita si accanisce l’analisi, sostenendo che le ricchezze prodotte “colerebbero” in poche mani, con i costi che invece si spalmerebbero su tutti. Ci si spinge anche a fare “quattro conti in tasca” ai “novelli autonomisti ribelli aostani”, riferendo di passività per il comprensorio di Weissmatten e di una dotazione giornaliera di 10 mila euro alla Cervinospa, a forfait nel periodo aperto ai soli sciatori professionisti. “L’emergenza pandemica – è la conclusione del blog – dovrebbe spingerci anche a ripensare un’economia alpina davvero alternativa, che vada oltre il modello turistico distruttivo e ingiusto imperniato sullo sci da discesa”.

“In linea generale, anche sulla parte bilanci e numeri – risponde Ghezzi -, l’articolo non riporta fatti ma giudizi. Che la ricchezza ‘coli’ perlopiù in poche mani è affermazione arbitraria ed errata. Tuttavia, invitiamo gli autori di queste affermazioni a non produrre semplici parole, trite e ritrite come “ripensare un’economia alpina davvero alternativa”. Chi fa queste asserzioni deve ormai produrre idee concrete e realizzabili e corredarle di business plan sostenibili e verificabili. Altrimenti si tratta di aria fritta, di un esercizio di stile fatto per distruggere, ma del tutto incapace di costruire. Di fronte a idee concrete e business plan sostenibili, saremo sempre pronti a confrontarci”.

Pochi fatti concreti, sembrerebbe insomma. Meglio restare sui dati certi. La fotografia reale dell’economia dell’arco alpino che si basa sul turismo invernale parla allora di un peso economico stimato tra i 10 e i 12 miliardi di euro tra diretto, indotto e filiera, con lavoro per circa 120mila persone. La chiusura degli impianti di risalita fino a metà gennaio causerà, secondo le stime, una perdita di circa 8,5 miliardi di fatturato, pari al 70% del totale. E sono tante le categorie a subire la mancata apertura della stagione sciistica 2020/2021. Un rapido censimento cita lavoratori impianti a fune, personale cassa skipass e amministrazione, addetti alla pista (gattisti), maestri di sci (400 scuole in Italia, 14.000 maestri e 1,7 milione di allievi nella stagione 2019/2020), noleggiatori di attrezzatura, guide, organizzazioni gare e manifestazioni di vario genere; e poi hotel, case private, appartamenti, B&B, residence; personale nelle strutture ricettive; estetiste, parrucchiere, personale che lavora nelle baite lungo le piste da sci e aprés ski, addetti ai trasporti; e ancora personale di negozi che vendono abbigliamento invernale, alimentari stagionali, ristoranti, bar, pub, discoteche, negozi souvenir, distributori di benzina, imprese artigiane.

Ma non è ancora tutto. “Un ultimo fatto lo voglio ricordare io”, aggiunge Andy Varallo, presidente del Dolomiti Superski, uno dei comprensori sciistici più grandi al mondo: unico skipass per 1200 chilometri di piste in 12 zone sciistiche, un’area di circa tremila chilometri quadrati, “nata” nel 1974 a cavallo tra Trentino, Alto Adige e Veneto, con circa 450 impianti di risalita, da Cortina all’Alta Badia, da San Martino di Castrozza alla Val di Fassa o alla Val Gardena. “Da dieci anni le Dolomiti sono “patrimonio naturale dell’umanità” riconosciuto dall’Unesco. Se l’Italia può vantare questo riconoscimento il merito va anche a noi, a chi ogni giorno, con il suo lavoro, la sua iniziativa, i suoi rischi consente di far conoscere a tutti una così grande bellezza, dando una possibilità di vita e lavoro a questi territori e a questa gente”.


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Turismo e Viaggi

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Turismo e Viaggi

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net