Il disertore è un film del 2020 portato al cinema dal regista Florian Gallenberger. Il film racconta la storia del soldato della Wehrmacht Walter Proska, soldato che, nell’estate del 1944, diserta e si unisce alla causa dei partigiani polacchi e dell’Armata Rossa contro l’esercito nazista. Una storia non solo vera ma che rispecchia in modo perfetto quella che era una realtà di quegli anni in cui i Nazi cercavano di dominare e sottomettere.
Va detto che la storia è tratta dal romanzo omonimo di Siegfried Lenz, un ex soldato fatto prigioniero durante la seconda guerra mondiale. Ciò che lui ha vissuto sulla propria pelle è ciò che cerca di rendere palese attraverso le pagine di questo libro, oggi anche film. Una situazione non così rara: erano infatti molti i soldati nazisti che decidevano di disertare per unirsi alla fazione opposta (d’altronde tanti sono i film che ripropongono questa situazione).
Siegfried Lenz e Il disertore: la storia di un soldato “traditore della patria”
La storia di Walter Proska è dunque quella che troviamo nel romanzo di Siegfried Lenz che è tuttavia rimasto sepolto in un cassetto fino al 2015. Lenz aveva scritto il romanzo nel 1951 ma nessuno dei 15 editori a cui lo aveva presentato l’ha poi accettato e pubblicato. Va detto che Lenz veniva accusato di essere un disfattista e traditore della patria. Il romanzo vedrà la luce solo un anno dopo la morte dello scrittore, nel 2014. La storia, intensa e reale, ha colpito Florian Gallenberger che lo ha reso un film. Walter Proska è un soldato nazista che ubbidisce agli ordini senza mai chiedersi cosa ci sia dietro, questo fino a quando si innamora perdutamente di una donna che incontra su uno dei vagoni su cui si trova. La stessa donna sparirà dopo un controllo.