Il richiamo della foresta è fedele al racconto di Jack London, ma utilizza la computer grafica per il cane Buck che ha fatto storcere il naso a qualcuno
Il richiamo della foresta, film su Italia 1 diretto da Chris Sanders
Mercoledì 23 aprile, in prima serata su Italia 1, alle ore 21:15 ci aspetta un’avventura epica, di quelle che ci fanno sognare grandi spazi e legami profondi tra uomo e natura. È Il richiamo della foresta, la versione del 2020 del classico romanzo di Jack London che molti di noi hanno letto da ragazzi, diretto da Chris Sanders.
Interprete principale del film una leggenda vivente, Harrison Ford, affiancato dal carismatico Omar Sy (il Lupin di Netflix), Dan Stevens e Karen Gillan. La regia di Sanders, che viene dal mondo dell’animazione (Lilo & Stitch, Dragon Trainer), porta un tocco visivo particolare, soprattutto perché il vero protagonista, il cane Buck, è creato interamente al computer. Le musiche, maestose ed emozionanti, sono di John Powell, un altro mago delle colonne sonore che spesso ci ha fatto sognare con i film d’animazione. Vedere Harrison Ford, l’eterno Indiana Jones, nei panni di un uomo solitario che trova conforto nella natura selvaggia insieme a un cane (anche se digitale) ha un fascino tutto suo.
La trama del film Il richiamo della foresta: una storia molto fedele all’originale di Jack London
La storia de Il richiamo della forestaè quella del grosso cane Buck: da cane di casa, coccolato e un po’ viziato nella calda California, si ritrova catapultato nell’inferno bianco dello Yukon durante la Febbre dell’oro. Rapito, venduto, maltrattato, Buck deve imparare in fretta le dure leggi della sopravvivenza, la “legge del bastone e della zanna”.
Lo vediamo passare di mano in mano: prima con i postini dal cuore buono, Perrault (Sy) e Françoise, dove scopre la fatica e la disciplina della muta da slitta; poi con cercatori d’oro crudeli e incompetenti che quasi lo uccidono.
Ma proprio quando sembra finita, arriva John Thornton (Ford), un uomo segnato dal dolore che vive ritirato tra i boschi. Sarà lui a salvarlo, e tra i due nascerà un legame profondo, quasi un’anima sola in due corpi diversi. Insieme si spingeranno dove la natura è più selvaggia, e lì Buck sentirà sempre più forte il richiamo dei suoi antenati lupi, quel sussurro che lo invita a tornare libero. È il racconto emozionante di una trasformazione, di un ritorno alle origini più profonde.
