NTERVISTA E L’ATTESA PER IL 13 FEBBRAIO: CHE COSA PUÒ CAMBIARE PER ILARIA SALIS
Al momento Ilaria Salis è una “semplice” europarlamentare eletta tra le file di AVS, porta avanti diverse battaglie sul tema delle occupazioni, delle case popolari, dei detenuti e delle politiche ambientali: ma dopo il 13 febbraio 2025 tutto potrebbe cambiare con il recente passato che rischia di presentare il “conto” alla ex maestra brianzola. Intervistata questa sera da “Che tempo che fa” sul Nove, Salis presenterà il suo nuovo libro ma soprattutto proverà a raccontare l’evoluzione della sua particolare vicenda processuale e politica, elementi del tutto interconnessi dato che il processo a suo carico in Ungheria è stato di fatto sospeso dopo l’elezione all’Europarlamento lo scorso giugno 2024.
Il prossimo 13 febbraio infatti l’eurodeputata di Alleanza Verdi-Sinistra si dovrà presentare al “gran giurì” dell’Unione Europea per difendere la propria posizione davanti all’eventualità del decadimento dell’immunità parlamentare a Bruxelles: accusata di pestaggio grave e attività anti-costituzionali lo scorso 11 febbraio 2023 a Budapest – durante le manifestazioni della destra ungherese per il “Giorno dell’Onore” – Ilaria Salis si è vista congelare tanto l’accusa quanto la carcerazione, quanto il processo di primo grado in corso, per via dell’immunità parlamentare scattata con l’elezione all’Europarlamento. Il Governo Orban però dall’Ungheria ha presentato formale protesta contro tale immunità ed ora tocca alla ex maestra difendere le proprie ragioni, dato che fin dal primo arresto ha sempre rifiutato qualsiasi coinvolgimento nel pestaggio di militanti di destra (pur confermando la sua piena presenza alla manifestazione antifà di Budapest). Nota non da poco, Ilaria Salis eventualmente potrebbe decadere non nella sua carica elettiva, ma semplicemente nella sua immunità, con il processo che a quel punto potrebbe proseguire: secondo l’accusa, la revoca dell’immunità potrebbe essere effettuata in quanto le accuse contro Ilaria Salis risalgono a periodo di tempo precedente le piene funzioni da europarlamentare.
Al netto di comprendere cosa succederà dopo l’audizione in commissione il prossimo giovedì, con il relatore in quota PPE (Vázquez Lázara) che dovrà infine redigere il documento che sarà poi sottoposto al voto dell’intero Europarlamento, il destino politico della militante ex centri sociali, oggi europarlamentare AVS, è legato a cosa redigerà la commissione e il successivo voto dei colleghi in Parlamento. Di recente è stata nominata membro della commissione casa dell’UE, suscitando non poche polemiche per via del suo recente passato di occupatrice abusiva di case nei quartieri popolari di Milano: è però ora nel suo confronto-scontro con il Governo ungherese che si capirà chi la spunterà nella battaglia legale-processuale sulla possibilità che il processo a Budapest possa riprendere o meno.
DAI PESTAGGI IN PIAZZA AL PROCESSO “CONGELATO” DALLE EUROPEE: L’ITER DI ILARIA SALIS, NUOVA “PALADINA” DELLA SINISTRA ITALIANA
Il caso Ilaria Salis divenne anche internazionale quando le immagini delle manette e legacci con cui venne trasportata dal carcere in Aula fecero il giro del mondo: al netto della brutta immagine che fece la giustizia ungherese, restavano le accuse e le tematiche controverse per l’ex insegnante originaria di Monza. Dal pestaggio all’appartenenza al gruppo antifascista denominato “Banda del Martello”, Salis è accusata di aver partecipato al violento pestaggio di due militanti di destra a Budapest: i video confermerebbero il tutto, ma la difesa nega tutto e punta sulla mancata denuncia degli stessi pestati. Non solo, i compagni tedeschi dello stesso gruppo di Salis con cui è stata arrestata pochi giorni dopo le manifestazioni del febbraio 2023, hanno deciso di patteggiare mentre la detenuta italiana ha deciso di rifiutare ogni accusa.
Per sbloccare la situazione di un processo con le catene e di una carcerazione preventiva durata quasi un anno, il partito di Fratoianni e Bonelli ha deciso di candidarla alle Europee: 200mila preferenze e oltre, Ilaria Salis viene eletta nella circoscrizione Nordovest e subito il processo viene sospeso facendo scattare l’immunità (nel frattempo era già stata scarcerata e fatto ritorno in Italia prima della campagna elettorale, ndr). Gli attacchi diretti di Salis verso il Governo italiano di non averla difesa abbastanza contro le presunte angherie della magistratura ungherese sono proseguiti negli ultimi mesi, tanto che ora l’europarlamentare AVS interviene contro praticamente ogni decisione del Centrodestra italiano ed europeo, assurgendo al ruolo di neo “paladina” della sinistra italiana. Dal presunto manganello trovatole addosso dopo il pestaggio (che però Salis dice gliel’abbiano infilato nello zaino i poliziotti ungheresi), fino al diritto effettivo di poter sfruttare l’immunità per fatti precedenti alla carica da europarlamentare, nell’intervista di questa sera da Fazio potrebbero riemergere come tematiche, dato che appunto in settimana si terrà l’importante audizione alla commissione di Bruxelles.