Desiderosi di far conoscere nella nostra zona il documento “Una scuola che parla al futuro” elaborato dalla Cdo con CdO opere Educative, Diesse, Disal, Il Rischio Educativo, il Consorzio Scuole Lavoro e l’Associazione Portofranco, ne abbiamo parlato con il responsabile della CDO Altomilanese che ci ha promesso tutto il suo appoggio a patto che ci fossimo mossi in prima persona.
Così abbiamo cominciato a dare il libretto a tutti quelli che conoscevamo e poi abbiamo chiesto di trovarci a fare due chiacchiere sul libretto. Non abbiamo scelto delle persone specifiche o dei responsabili di chissà cosa, ma abbiamo fatto sapere in giro che un gruppo si sarebbe trovato a parlare del libretto. Così ci siamo ritrovati in una decina: un vecchio insegnante, un gestore, una direttrice di scuola, un imprenditore, due maestre, un insegnante al primo anno di insegnamento, un’insegnante di sostegno, una catechista.
Abbiamo chiacchierato liberamente, decidendo di far conoscere a più gente possibile il libretto, chiedendo di leggerlo e di farvi un lavoro da soli o in gruppo, dandoci successivamente un appuntamento per fare conoscere pubblicamente i contenuti del libretto.
In questo periodo ognuno ha lavorato personalmente; ci siamo sentiti su alcune questioni, abbiamo aperto una mailing list, scritto due righe di sintesi sul libretto da far circolare, chiesto a gruppi di insegnanti di farvi un lavoro. Ognuno si è messo in gioco personalmente. A fine mese ci incontreremo per una verifica del lavoro svolto e poi vedremo.
Quella che segue è la sintesi che utilizziamo per far conoscere il lavoro in atto.
Una scuola che parla al futuro
È una specie di manifesto che, cogliendo il momento particolare attraversato dai sistemi formativi del nostro paese, intende rendere di dominio pubblico il tema del futuro della scuola e richiamare l’attenzione di tutti coloro cui sta a cuore il cammino della conoscenza dei nostri giovani, affinché si crei attorno ad alcuni punti fondamentali una riflessione e un consenso operativi.
Il testo fa una veloce fotografia della scuola italiana concludendo con una serie di proposte che riguardano il sistema scuola. Le proposte cercano di dare una prospettiva diversa – dopo una fase di riforme annunciate come epocali e realizzate solo in parte – utilizzando quelle norme che possono costruire un cambiamento sostanziale e non di facciata migliorando l’efficienza e l’equità del nostro sistema scolastico.
«È necessario dare con urgenza alle istituzioni scolastiche autonome e libere tutti gli strumenti per affrontare con le comunità locali, le sfide educative dell’innovazione.
Le direzioni dei provvedimenti da prendere sono le seguenti:
1. piena autonomia degli istituti scolastici e libertà di scelta delle famiglie
2. docenti e dirigenti come veri professionisti
3. percorsi di studio flessibili e personalizzati
4. ordinamenti in linea con il principio di sussidiarietà
5. valutazione esterna delle scuole
6. abolizione del valore legale del titolo di studio»
Le proposte formulate delineano un’azione culturale da sviluppare nel tempo. Per questo offriamo questi spunti di giudizio e di impegno a tutti coloro che hanno a cuore il bene della scuola e del nostro Paese perché attraverso il dialogo e la condivisione su di essi possa divenire più chiara l’esistenza di una comunità, di un popolo che dipende dalle scelte che si compiono a vantaggio dei giovani.
Proposta operativa
Le proposte fanno pensare che il problema riguarda tutta la comunità dagli studenti, ai genitori, agli insegnanti, il mondo del lavoro, gli amministratori pubblici ed i politici.
Pertanto, la distribuzione libera intende raggiungere tutti coloro che hanno a cuore il bene della scuola e l’educazione dei giovani. Ci si augura che attorno al manifesto nasca un dialogo che porti a gesti di discussione e confronto che possono diventare pubblici.
La CDO renderà disponibile un cospicuo numero di libretti che verranno distribuiti attraverso i canali delle nostre comunità.
Un gruppetto misto di insegnanti ed imprenditori fungerà da riferimento segretariale; è attiva una mailing list per rendere più veloce la circolazione di avvisi, idee e contributi all’indirizzo [email protected].
Per aderire alla mailing list occorre inviare il proprio nominativo ed indirizzo di posta elettronica a [email protected].
(Giorgio Taglietti)