Importo pensione minima 2023/ La cifra si baserà sull’inflazione: le previsioni
L’importo della pensione minima nel 2023 cambierà in base alla percentuale di inflazione. Ecco quel che si sa basandoci sull’attualità

Conoscere il nuovo importo della pensione minima del 2023 è divenuta un’esigenza importante, soprattutto per comprendere come far fronte ai nuovi rincari. La rivalutazione della previdenza sociale si baserà sui nuovi tassi di inflazione, che purtroppo sono sempre più alti.
Rispetto al mese di agosto l’inflazione è cresciuta dello 0,3%, con un innalzamento totale dell’8,9% rispetto ad un anno fa. Record impressionante, soprattutto perché non si notava un asticella così alta dal 1985.
Importo pensione minima 2023: quanto sarà vista l’inflazione?
Secondo un recente report dell’INPS, a percepire la pensione minima sarebbero 2,1 milioni di italiani. Un dato allarmante, che preme sempre di più far conoscere l’importo della pensione minima del 2023.
Ancor più critica la situazione nel Meridione, dove conosciamo bene questa realtà, dove il lavoro in nero non garantisce contributi e dunque, si arreca un danno economico non indifferente.
Qualora i prezzi non venissero più rialzati fino alla fine dell’anno, l’importo della pensione minima del 2023 potrebbe aumentare di 37,19€, che in percentuale si esprimerebbe in un rialzo del 7,1%.
Sarebbe questa l’inflazione che acquisirebbe il mese di settembre, dato che la riforma sulla previdenza sociale il prossimo anno baserà la sua rivalutazione sull’andamento dell’inflazione.
In un anno si registrerebbe un aumento totale pari a 483,47€. Cifre che al giorno d’oggi potrebbero tornare utili per coprire i costi delle utenze domestiche, soprattutto gas e/o luce.
Sicuramente i più fortunati (potrebbe sembrare un controsenso), saranno i pensionati con cedolini più elevati. Immaginiamo un pensionato che percepisce 3.000€ mensili, potrebbe beneficiare di 148,77€ in più per via dell’alto tasso di rivalutazione.
Anche perché il parametro di rivalutazione si basa anche sulla cifra percepita dai pensionati mensilmente. Per avere una migliore panoramica ci toccherà osservare gli ultimi tre mesi del 2022. In modo tale da comprendere su che asset potrebbe attestarsi la percentuale di inflazione.
Nel frattempo il Ministero di economia e finanza potrebbe limitarsi ad una rivalutazione provvisoria, considerando come si muoverà il mondo in questo periodo.
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