Eutr (European Union Timber Regulation), il provvedimento che impegna gli operatori della filiera ad un sistema di ‘dovuta diligenza’ (Duo Diligence) a dimostrare la legalità del legno importato dai paesi extra-europei, è entrato in vigore in Italia il 24 dicembre 2014. Il ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha dato in questo senso priorità al controllo alle situazioni di maggiore rischio di illegalità. Tra queste l’import del legno tropicale, che rappresenta il 10% di quello di tutto il nostro continente.
Durante l’ATIBT (Association Technique Internationale des Bois Tropicaux), che si è tenuto a Milano dal 14 al 16 ottobre 2015 sotto il patrocinio di Expo 2015 e FederlegnoArredo, quest’ultimo ha presentato lo studio che ha da poco sottoposto alla Commissione europea di Bruxelles sulle importazioni di legno e derivati in Unione Europea. Di fronte a 250 partecipanti provenienti da tutto il globo FederlegnoArredo, in collaborazione don Conlegno e WWF, ha ampliamente approfondito con commercianti, architetti, riventidoti, designer e perfino rappresentanti della struttura politica e delle ONG, il tema dell’ingresso delle merci nell’UE.
Stefano Corà, del comitato ATIBT e Due Diligence di Fedecomlegno, ha così commentato il progetto: ‘Il Regolamento è uno strumento per dimostrare l’affidabilità delle aziende italiane. Siamo diventati subito consapevoli della difficoltà di questa materia e l’urgenza di fornire alle aziende un sistema di dovuta diligenza riconosciuto dalla Commissione Europea. Il nostro obiettivo è quello di sostenere una corretta applicazione del regolamento a livello nazionale, e ci siamo impegnati direttamente nella sensibilizzazione delle aziende”. Purtroppo non sempre il mercato europeo rispetta le regole. ‘Gli operatori di alcuni paesi si accontentano di dichiarazioni superficiali in merito alla merce mentre altri hanno un approccio molto più approfondito. Solo un approccio omogeneo può rendere efficace il regolamento’