I dati Conlegno – Consorzio Servizi Legno Sughero – per i primi tre mesi del 2015 mostrano finalmente dei segnali positivi, in controtendenza ai dati inerenti al 2014 che raccontano un anno contrastante per i pallet di legno, sottolineando la permanente difficoltà del mercato interno e la contemporanea vivacità dei prodotti in esportazione. Per quanto riguarda i dati italiani sui pallet EPAL (marchio specifico destinato ai mercati interni e alla grande distribuzione) si evidenzia un calo di produzione del 8.6% nel 2014 rispetto all’anno precedente, rilanciato però dal 1° trimestre 2015: vi è una decisa e incoraggiante ripresa del settore riparazione del 21,6%, mentre la nuova produzione si attesta ad un comunque promettente +1,5%.
La produzione di pallet a marchio Fitok (tipologia di prodotto rivolta alle esportazioni) nel 2014 registra invece un incremento molto positivo del 7,4% rispetto all’anno precedente, e i risultati di questo 2015 sono addirittura meglio; mostrando il trend di continuo aumento di questo marchio negli ultimi anni, da gennaio a marzo 2015 si osserva un incremento della produzione di imballaggi conformi allo Standard ISPM n.15 del 4,6%.
Sul fronte pressi si segnalano incrementi per tutti i segati di conifera utilizzati nella produzione di pallet: nel periodo settembre-dicembre 2014 si hanno aumenti di produzioni del 1,7% per le sezioni 13×70 mm, dello 0,6% per quelle 17×75 mm e del 1,15 per le 22×143 mm. Spiega Emanuele Barigazzi, coordinatore del Comitato Tecnico Epal di Conlegno: «I leggeri aumenti riscontrati nell’ultimo periodo sono fisiologici e dovuti in parte alle incognite sulle effettive disponibilità di tronchi nei mesi invernali. Inoltre, un altro fattore che ha influito sul fronte-prezzi della materia prima è il calo delle esportazioni dai Paesi dell’Est dovuti alla guerra ucraina e alle sanzioni imposte alla Russia che vanno ad incidere sulla disponibilità di viaggi di ritorno da entrambi i Paesi. Per l’anno in corso comunque si prevede disponibilità e prezzi tendenzialmente stabili».