Macchine utensili, macchine ad asportazione, macchine a deformazione. L’Istat ha diffuso i dati sul commercio estero relativi a gennaio-agosto 2016. Per quanto riguarda le macchine utensili nei primi otto mesi dell’anno le esportazioni e le importazioni sono in calo rispetto all’anno precedente. Le esportazioni totali segnano un -6,3% rispetto allo stesso periodo del 2015, per un valore di poco superiore a 1.900 milioni di euro. Primo mercato di sbocco è la Germania, davanti agli USA e alla Cina. Le importazioni complessive sono diminuite, -11,7%, a 686 milioni di euro. In calo l’import da tutti i principali paesi fornitori (Germania, Svizzera, Giappone).
Le vendite all’estero di macchine ad asportazione, oltre 1.100 milioni di euro, perdono il 2,3%. Prima posizione per la Cina (-11,8%), poi Germania (+1,7%) e Stati Uniti (-11,3%). A seguire troviamo Francia, Polonia, Russia, Spagna. Le importazioni del comparto calano molto (-15,9%), a 562 milioni. Al primo posto gli acquisti dalla Germania (-15,4%), poi dal Belgio (-21,6%) e dal Giappone (-16,8%).
Infine sono in forte diminuzione le esportazioni di macchine a deformazione (-11,5%), che si attestano poco sotto gli 800 milioni di euro. Bene le vendite in Germania (+4,3%) e Messico (+86%); male, invece, USA, Cina e Polonia. In crescita le importazioni del comparto (+14,7%), pari a 123 milioni di euro. Primo fornitore è la Germania (+28,4%), seguita da Austria e Francia.