Grazie alle detrazioni fiscali, il green building non è più un mercato di nicchia: esistono soluzioni di qualità alla portata di tutti. Il contributo delle aziende italiane per l’edilizia I bonus fiscali confermati dalla Legge di Stabilità 2016 consentono di mettere il risparmio energetico al centro dei processi di acquisto. Anche nel 2016 chi esegue lavori di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica potrà infatti usufruire delle detrazioni Irpef del 50% e del 65%. Ma come si fa a rendere un edificio green? Che caratteristiche devono avere i componenti di una casa per essere sostenibili? Una casa green costa necessariamente di più? E green, esattamente, cosa significa?
Oggi chiunque è in grado di dire quanti chilometri è in grado di percorrere la sua automobile con un litro di carburante, ma pochi sanno quanto consuma la propria casa. “Per questo occorre una cultura da parte del compratore, e dal tecnico che lo assiste. La sostenibilità è basata su tre pilastri: ambientale, sociale ed economica” spiega il professor Stefano Della Torre, Direttore del Dipartimento B.E.S.T. (Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito) al Politecnico di Milano. “Si possono conseguire dei grandi risparmi complessivi facendo le scelte giuste, e quindi riuscire ad adeguare vecchi edifici con meno spesa, per far sì che l’efficienza sia sfruttata al massimo”. In Italia gioca un ruolo fondamentale l’associazione che rappresenta le aziende italiane di prodotti per l’edilizia e l’arredo urbano, EdilegnoArredo.
Le aziende associate si distinguono per materiali di qualità, posa in opera a regola d’arte e innovazione, offrendo la propria competenza a un mercato che in questo momento, grazie anche agli Ecobonus, è particolarmente reattivo al tema della sostenibilità. “I bonus hanno permesso al consumatore di guardare alla riqualificazione abitativa con un aiuto di tipo finanziario, e in particolare il 65% ha messo il risparmio energetico al centro dei processi di acquisto: se prima era spesso un desiderata, e poteva comportare un esborso considerevole, oggi la procedura è semplificata” commenta Massimo Buccilli, presidente di EdilegnoArredo. il mondo delle costruzioni si sta avviando verso la sua seconda rivoluzione industriale, dopo quella legata all’introduzione del cemento armato nel diciannovesimo secolo.Un cambiamento epocale, che comporterà un ripensamento profondo delle modalità del costruire e un cambiamento radicale del mercato. Fare una scelta green non è solo una necessità, ma anche un modo di abitare orientato al futuro.
“L’edilizia sostenibile è parte consistente del patrimonio tecnico e culturale delle nostre aziende. Abbiamo alle spalle 50 anni di tradizione e di cultura del legno, e le nostre aziende hanno il loro punto di forza in innovazione e formazione. Sforzi che oggi consentono a chi acquista un prodotto di vedere coniugato le nuove tecnologie alla grande tradizione italiana dell’eco-design. Inoltre forniamo una formazione estremamente capillare ai nostri installatori, che garantiscono al prodotto una posa a regola d’arte per assicurare le massime prestazioni al prodotto stesso”, sottolinea ancora Buccilli.
Non si può parlare di edificio green senza pensare agli elementi che consentono un “dialogo” costante tra interno ed esterno: le finestre. E un ruolo chiave lo gioca l’imprenditore del serramento, la cui attività quotidiana è incentrata sulla ricerca di soluzioni in grado di abbattere i consumi energetici dell’edificio e migliorarne nel contempo la prestazione acustica. “Le nostre imprese – spiega Roberto Galli, presidente di Italserramenti e consigliere incaricato del Gruppo Finestre di EdilegnoArredo – stanno lavorando con grande impegno e serietà in questa direzione utilizzando sia le detrazioni rivolte al risparmio energetico, sia investendo importanti risorse nella ricerca di innovative soluzioni di installazione e manutenzione in grado di ridurre sostanzialmente i costi dell’edificio”. Da non sottovalutare, poi, l’aspetto dei materiali. “Devono avere un basso bisogno energetico per, la loro produzione, e qui il legno gioca un ruolo assolutamente fondamentale essendo l’unica materia prima rinnovabile in natura e in grado di immagazzinare CO2”. Le aziende del Gruppo Finestre hanno l’obiettivo comune di dare supporto e diffondere conoscenza tra gli utilizzatori affinché prendano consapevolezza di avere a disposizione soluzioni performanti in grado di rendere gli edifici a bassissimo consumo energetico in tutte le stagioni, e con elevate prestazioni acustiche, di sicurezza, etc. Questa attenzione, infatti, va rivolta sia in inverno sia in estate utilizzando vetri particolari e isolamenti studiati attentamente.“Deve aumentare la sensibilità da parte dei principali soggetti coinvolti: se da una parte il progettista deve frequentare le aziende per conoscere bene il prodotto e dotarsi di un supporto culturale e tecnico in grado di aiutarli a scegliere bene, dall’altra il privato e il costruttore devono capire quanto consuma la propria abitazione. Ci si lamenta per la bolletta, ma quando si acquista una abitazione bisogna informarsi bene prima per evitare spiacevoli sorprese”, conclude Galli.
“Il prodotto tenda è certamente uno dei componenti che il progettista tiene in considerazione quando si tratta di ottimizzare l’energia di un appartamento” afferma Gianfranco Bellin, amministratore delegato di Gibus Spa e Coordinatore di Assotende. La qualità del prodotto italiano è intrinseca: ogni fabbricante di tende e schermature solari deve infatti garantire conformità alla marcatura Ce e alle norme tecniche dei prodotti e un loro contributo al risparmio energetico degli edifici. Si tratta di un obbligo recentemente recepito anche dalla normativa di prodotto (EN 13561) che evidenzia il valore di Gtot (Fattore solare) di una tenda, aiutando il progettista e il consumatore a scegliere il prodotto più adeguato alle finalità del suo progetto e del suo abitare. Elemento prioritario quando si parla di qualità di prodotto, è poi la cosiddetta messa in posa. “La posa in opera di tende e schermature solari è un’attività da affidare a professionisti adeguati e formati, viste le grandi aree di rischio che il lavorare in quota manifesta, esponendo gli operatori a rischi importanti. Gli operatori formati alla sicurezza sono quelli più adeguati a garantire installazioni conformi alle specifiche attese di efficienza energetica degli schermi e delle tende. La loro consulenza tecnico progettuale garantisce pose adeguate”, conclude Gianfranco Bellin. In questo senso, le aziende di Assotende hanno l’obiettivo comune di dare supporto e diffondere conoscenza tra gli utilizzatore: “associamo i fabbricanti di prodotto finito e i loro fornitori qualificanti. Assieme lavoriamo per condividere conoscenze attraverso studi, ricerche scientifiche, e una costante azione formativa verso i dettaglianti e gli installatori”.