L’ex primo ministro pakistano Imran Khan ritiene che l’esercito sia “terrorizzato” dalle elezioni che dovrebbero avere luogo nel Paese entro fine anno. Lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata alla BBC HARDtalk, affermando inoltre che il Pakistan si trova sotto “legge marziale non dichiarata” e che i presunti “fascisti” stanno conducendo il Paese verso “l’età oscura“.
Il conduttore di HARDtalk Stephen Sackur ha domandato a Imran Khan se le sue attuali critiche all'”ingerenza” dell’esercito nella politica siano nate da quando i suoi rapporti con i militari si sono raffreddati. Un’ipotesi che Khan ha negato, insistendo sul fatto che Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) è “l’unico partito che non è stato creato da dittatori militari” e quindi questo sarebbe il motivo per cui c’è stata una campagna per smantellarlo. Negli ultimi mesi, il PTI ha registrato defezioni significative e arresti di membri chiave, ma per l’ex premier si tratta ancor di un partito “intatto”. Khan era stato eletto nel 2018, quindi aveva governato per poco meno di quattro anni ed era stato poi estromesso da un voto di sfiducia parlamentare lo scorso anno. L’ex primo ministro ha quindi sottolineato che solo elezioni libere ed eque potrebbero ripristinare la stabilità del suo Paese.
Imran Khan: “Pakistan in mano ai fascisti. Stanno smantellando democrazia”
Imran Khan non risparmia durissime parole nei confronti dell’esercito e della “legge marziale non dichiarata” che vige in Pakistan. Raggiunto dalla BBC, ha spiegato che l’establishment aveva la speranza che la sua rimozione dal potere avrebbe indebolito il suo partito: “normalmente succede quando si è fuori dal potere per un po’ di tempo. Invece è accaduto che la popolarità del partito è cresciuta“. Si è infatti domandato provocatoriamente: “come mai, nonostante l’establishment si sia schierato apertamente contro di noi, cercando di smantellarci, come mai dopo essere usciti dal governo abbiamo vinto 30 elezioni parziali su 37?“.
“Hanno provato di tutto. Hanno messo in prigione 10.000 persone, tra cui donne e manifestanti pacifici” prosegue l’ex premier pakistano Imran Khan. Parlando alla BBC da Lahore, ha sostenuto che “il fatto è che il Paese è sull’orlo di un grande disastro. Ci stiamo dirigendo [verso] quelli che mi sembrano i secoli bui” e pertanto “l’unica soluzione per il Pakistan sono elezioni libere ed eque. È l’unico modo per uscire da questa situazione“. Concludendo che “purtroppo il Paese è stato preso in mano dai fascisti, che non vogliono saperne di andare alle elezioni. Il motivo per cui sto soffrendo è che sanno che alle elezioni vinceremo a mani basse. E per questo stanno smantellando la democrazia“.