In tempo di crisi energetica, quanto tempo bisognerebbe stare sotto la doccia usando acqua calda? Una domanda che non divide solo l’opinione pubblica, ma anche tutta la classe politica in Germania. Infatti, divampano le polemiche, del resto è un tema delicato, perché si pone la questione di dover dare delle indicazioni sulle abitudini private dei cittadini. Il caso è scoppiato dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia Robert Habeck a Der Spiegel. Il vicecancelliere ha rivelato di aver “accorciato ancora di più il tempo-doccia” da quando la Germania è alle prese con la penuria di approvvigionamenti di gas e petrolio dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Habeck ha anche raccontato l’aneddoto del collega olandese che gli ha comunicato con grande orgoglio che il governo dell’Olanda sta convincendo i cittadini a ridurre da 10 a 5 minuti il tempo trascorso sotto l’acqua nella doccia. “Mi sono messo a ridere, non mi sono mai docciato per cinque minuti in tutta la mia vita. Sono veloce”. Stando a quanto riportato da Bild Zeitung, attualmente le docce del vice cancelliere durano uno-due minuti.
LE REAZIONI IN GERMANIA: “LUI VELOCE, IO…”
Comunque, il leader verde ha chiarito di non voler imporre nulla a nessuno, ma di voler porre la questione, quella di risparmiare benzina ed energia elettrica. Riducendo il tempo sotto la doccia, il risparmio non è da poco. Stando alle statistiche di Gfk, uno dei principali istituti di ricerche di mercato, oltre due terzi dei tedeschi fanno una doccia al giorno di 11 minuti in media e con una temperatura di 36-37 gradi. Il costo energetico è stato di 914 milioni di euro nel 2021. Le dichiarazioni del ministro Robert Habeck però dividono la Germania.
Il vicepresidente del Bundestag, Wolfang Kubick, suo alleato di governo, ha dichiarato: “Può essere veloce quanto vuole. Io non guardo l’orologio mentre sono sotto la doccia. Vi rimango fin quando ho finito”. C’è invece il leader della Cdu Friedrich Merz che afferma di “usare solo acqua riscaldata con energia solare”. Il giornale Die Welt lamenta una “sfacciata ingerenza nella sfera privata” e attacca il vicecancelliere parlando di “atteggiamento moralistico verso la vita quotidiana”. Stephan Weil, premier della Bassa Sassonia, ha tagliato corto: “Non sono mai stato a lungo sotto la doccia, ma certo non ho un economizzatore automatico che blocca il getto”.