Stanno per tornare gli incentivi auto elettriche dopo l'ok dalla Commissione UE sui fondi PNRR: come funzionano, chi sono i beneficiari e come richiederli
Grazie al via libera da parte della Commissione Europea, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha riallocato alcune delle risorse inutilizzate del PNRR in una nuova tornata di incentivi auto elettriche che dovrebbero entrare in vigore nei prossimi mesi: l’obiettivo è quello di arrivare alla sostituzione di almeno 39 mila veicoli altamente inquinanti attualmente in circolazione, con modelli elettrici compatibili agli obiettivi green fissati dall’Unione Europea; mentre l’attuale dotazione degli incentivi auto elettriche è di circa 597 milioni di euro (non sono previsti ulteriori stanziamenti, per ora), precedentemente stanziati per il fallimentare bonus colonnine, per il quale sono state presentate pochissime domande da parte degli attori industriali che erano stati individuati come beneficiari.
Partendo dal principio – poi arriveremo anche ai dettagli sui beneficiari, sulle tempistiche e sulle modalità di richiesta –, è bene precisare che questi incentivi auto elettriche scatteranno solamente nel caso in cui il beneficiario rottami la sua vettura inquinante, acquistandone contestualmente una elettrica: non è chiaro se l’accesso sarà riservato ai soli acquirenti di veicoli nuovi o se sarà prevista una sezione anche per gli acquisti di usato; così come non sono chiare neppure le tempistiche, visto che per ora non esiste ancora un vero e proprio decreto per aprire agli incentivi auto elettriche, con la scadenza ultima fissata per il 30 giugno del 2026, quando scadrà la rata del PNRR.
Come funzionano i nuovi incentivi auto elettriche 2025: sconti per le persone fisiche e le microimprese
Insomma, il requisito fondamentale – almeno, per quello che ci è dato sapere fino a questo momento raccogliendo le voci da parte dei quotidiani – per accedere agli incentivi auto elettriche sarà quello di possedere un veicolo inquinante, che dovrà essere rottamato e sostituito con uno a impatto ambientale zero; mentre pare esserci anche uno specifico vincolo relativo alla residenza, che deve essere in una delle aree urbane ad alto impatto ambientale, che non sono ancora state definite nel dettaglio.
Interessante notare che i nuovi incentivi auto elettriche potranno essere richiesti sia dalle persone fisiche, sia dalle microimprese: nel primo caso è stato fissato come vincolo quello dell’ISEE, con il bonus che parte da 9 mila per redditi tra i 30 e i 40 mila e sale fino a 11 mila euro in caso di redditi inferiori (escludendo, ovviamente, tutti quelli superiori) e per vetture fino alla classe M1; mentre nel caso delle microimprese, il contributo dovrebbe essere pari al 30% del valore – e non oltre i 20 mila euro – del veicolo acquistato, purché sia di categoria N1 o N2.