Confermati gli incentivi per chi vivrà in montagna nel 2025 e per le attività economiche. I crediti d'imposta sono spalmabili in 5 anni.
Con un nuovo Decreto in GU spuntano i nuovi incentivi destinati ad aiutare imprese e famiglie che decidono di vivere in montagna nel 2025. Gli aiuti non sono soltanto tributari ma anche amministrativi.
L’obiettivo è di aiutare determinati settori (soprattutto la sanità, le scuole, il trasporto pubblico e le attività economiche del territorio), a rendere le zone montane più vivibili (senza precludere la tutela dell’intero ecosistema).
Quali sono gli incentivi per la montagna 2025?
L’attuale provvedimento mira ad introdurre degli incentivi per le imprese che risiedono in montagna nel 2025, al fine di poter spronare a popolare quelle zone ad oggi “poco vissute”.
Il nuovo articolo prevede che il Governo in tempi relativamente stretti (entro un anno e 3 mesi), decida quali sono i Comuni che hanno più importanza in ordine di priorità.
Inoltre la normativa ammette numerosi crediti d’imposta da poter utilizzare per diversi fini, tra cui: stimolare i giovani agricoltori a diventare imprenditori agricoli, concedere dei benefit per ristrutturare e/o comprare unità immobiliari nelle zone montane, e garantire più alloggi per il personale scolastico e sanitario.
Credito ad insegnanti e sanitari
Sia i docenti (indipendentemente dall’ordine e dal grado) che i sanitari (inclusi pediatri e medici convenzionati con il SSN), potranno godere di un’agevolazione fiscale importante per un acquisto oppure un affitto di un’unità immobiliare.
Il benefit consiste nell’usufruire del credito d’imposta purché non si ecceda il limite di 2.500€ o il 60% dell’importo del mutuo o del canone d’affitto (tali soglie si innalzerebbe a 3.500€ e 75% nei Comuni di montagna dove prevale una minoranza linguistica).
Aiuti alle aziende
Una grande opportunità è garantita alle cooperative forestali e agricole, oltre che agli agricoltori che fanno impresa, e i consorzi forestali, i quali hanno il diritto di poter sfruttare il 10% del credito d’imposta sugli investimenti.
Il totale degli investimenti dev’essere massimo di 4 milioni di euro, e la capitalizzazione deve avvenire non più tardi del 31 dicembre del 2027.
Gli interessati dovranno leggere le zone di montagna ammesse in misura, e il tipo di intervento da voler attuare (occorrerà consultare il decreto ministeriale).
Tax credit abitativo
Tax credit rivolta agli under 41 che decidono di ristrutturare la prima casa o acquistarne una (eccetto le unità iscritte al catasto con la A/1, la A/8 e la A/9), e che hanno acceso un mutuo dopo il 20 settembre di quest’anno.
La misura agevolativa è attuabile sui tassi d’interesse passivi e il credito potrà esser spalmato in 5 anni. Il beneficio è sfruttabile tramite la dichiarazione dei redditi e non può esser cumulato con le altre misure.